Vasco Rossi, la prima data allo Stadio Olimpico di Roma

Arriva allo Stadio Olimpico la prima a Roma di Vasco Rossi e non potevamo non esserci dopo il concerto di Bologna.

 

Qui sotto un estratto della cartella stampa:

Chi non ha mai visto un concerto di Vasco Rossi?… Beh, non sa che cosa si perde. Con oltre 800 concerti alle spalle e più di 13 milioni spettatori, il suo segreto di
recordman insuperato, sta forse proprio lì: Vasco ha in tasca circa 200 canzoni esistenziali dalle quali attingere per costruire un racconto nuovo.
Con una setlist di brani ‘perfetti’, scelti (dopo averli riascoltati tutti) per aderenza al momento storico in cui vanno in onda. Il suo popolo gli è fedele perché gli riconosce
autenticità e coerenza, la sua cifra artistica, e sa che il suo sarà ogni volta un concerto unico e irripetibile.

 

La scaletta di quest’anno è piena di sorprese a partire dalla prima canzone, “Dillo alla luna” (Liberi Liberi, 1989). Vasco che inizia con una ballad è un fatto più unico che raro (è successo una sola altra volta, a Imola primo autodromo nel ‘98, con “Quanti anni hai”). Accende il canale diretto al cuore, quello di cui c’è bisogno in questo momento. E, infatti, non appena attacca “guardami quando mi parli“, crea dal primo istante un contatto emozionale fortissimo. Li guarda in faccia uno per uno per confortarli:
… “la voglio in faccia la verità / e se sarà dura / la chiamerò sfortuna / maledetta sfortuna…”
Subito dopo, dal secondo brano l’atmosfera cambia con i tre pezzi che tolgono il fiato, “Stendimi”, “Rock’n roll show” e “Non sei quella che eri” (Vivere o niente, 2011)
inedito a concerto.

Come anche “Domani sì, adesso no”, dall’album Cosa succede in città, 1985. dello stesso album, ironia diversa in “T’immagini” rivisitata. Quasi tre ore di spettacolo. Un’onda travolgente, sale scende cresce e poi riparte. 26 brani più il medley, sorprendente: canzoni che vorresti, canzoni che non ti aspetti e che volevi. Che ti fanno tornare ragazzino, “Incredibile romantica”, “Ridere di te”, “Cosa ti fai”, “Non l’hai mica capito”, “Come nelle favole”. Provocazione con “C’è chi dice no”, “Gli spari sopra”, “Manifesto futurista”, “XI
Comandamento“, “L’amore l’amore”

 

Spiccano alcune ballate fondanti la sua storia passata e presente: “Ogni volta”, “Vivere”, “Canzone”, per la prima volta qui in versione integrale, “Se ti potessi dire”, “Sally”, fino a “Una canzone d’amore buttata via”. Arrangiamenti rock asciutti, molte chitarre, sezione fiati che accresce il clima “sax sex and rock’n roll”.
Una stilettata di emozioni, roba che ti resta addosso per tanto tempo.

 

I nostri ringraziamenti a Fabiana Manuelli e a Live Nation

 

A fotografare il concerto Giulio Paravani.

 

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