Ieri sera 16 novembre, al Teatro della Concordia di Venaria, ennesimo tutto esaurito per i Verdena che stanno portando in giro il loro ultimo album “Volevo magia”, uscito dopo ben 7 anni dai due volumi “Endkadenz”. Tour che li ha visti affrontare spazi medio grandi, raddoppiando spesso le date (ben 4 a Bologna) a dimostrazione che l’assenza ha fatto solo aumentare il desiderio nel pubblico che li segue.
I cancelli si aprono con una mezz’ora di ritardo, ma comunque quando salgono sul palco i 4 componenti dei Fuh, il locale è già quasi al completo. La band canalese riesce a scaldare la platea con un sound che potremmo definire noise-core con venature psichedeliche e post rock. In certi momenti sembra di sentire suonare con loro sul palco Steve Albini. Il sound è potente e Nicolas Roncea è un frontman che alterna sfrontatezza (quando suona) e timidezza (quando ringrazia il pubblico ed i Verdena per l’occasione di poter suonare come gruppo di supporto).
Alle 21.35 in punto, arriva il momento dei Verdena, avvolti da luci blu e dai fumi del ghiaccio secco. Con la classica triade formata da Alberto-Luca-Roberta sul palco anche Carlo Maria Toller alla chitarra ritmica e tastiere. Si parte subito con 6 brani tutti tratti dall’ultimo album, mossa coraggiosa in considerazione della proposta musicale della band non sempre di facile fruizione. Ma il pubblico dei Verdena è consapevole di questo ed è ormai abituato a far “crescere” i brani con un ascolto attento. Ovviamente però quando partono in sequenza “Viba”, “Starless”, “Luna” e “Don Callisto” in una sorta di panoramica discografica sul “passato”, si scatena il pogo e i cori riescono perfino a coprire il cantato dal palco. Da qui in poi, i brani da “Volevo magia” verranno alternati ad altri pezzi storici della band bergamasca.
Tra i 5 pezzi che compongono i bis non poteva mancare “Valvonauta”, brano degli esordi che li aveva fatti conoscere al grande pubblico, anche grazie ad un videoclip “in alta rotazione”, come si diceva ai tempi. Chiude il brano omonimo dell’ultimo album; un vero tour de force per Luca Ferrari alla batteria, dopo più di un’ora e mezza di concerto tiratissimo: e così ti ritrovi a pensare che non sia umanamente possibile. Ma i Verdena riescono sempre a stupirci: dalle scalette diverse da concerto a concerto, dal rapporto stesso che hanno con il proprio pubblico, al suono (in questo tour finalmente ben mixato!) che potrebbe sembrare datato in un’epoca di trap. In questo probabilmente risiede la loro…”magia” ed il loro continuo successo.
Ringraziando Teatro della Concordia, Dna Concerti ed HelpMedia PR per il gentile invito ricordiamo la scaletta della serata
Pascolare
Crystal Ball
Dialobik
Chaise longue
Cielo super acceso
Paul e Linda
Viba
Starless
Luna
Don Calisto
Certi magazine
Trovami un modo semplice per uscirne
Nevischio
Paladini
Sino a notte (D.I.)
Loniterp
Puzzle
Scegli me (Un mondo che tu non vuoi)
ENCORE
Un po’ esageri
Muori delay
Valvonauta
Sui ghiacciai
Volevo magia
Testo a cura di Aurelio Heyrace
Foto in copertina di repertorio