Tony Hadley in concerto per i 40 anni della sua band

Dopo due date estive ed un tour che l’ha già portato in Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda, ritorna in Italia per altri 6 show Tony Hadley. Nell’ambito del tour che celebra i 40 anni di carriera l’ex cantante degli Spandau Ballet ha scelto Il Teatro Colosseo di Torino come data d’apertura.

Accompagnato dal suo gruppo “The Fabolous TH Band” composto da 5 elementi (chitarra, basso, batteria, tastiere e percussioni suonate da Lily Gonzales che si è adoperata anche come corista), l’artista ha ripercorso tutta la sua carriera. La parte del leone l’hanno fatta i brani del suo gruppo-madre: ogni canzone è stata accompagnata da una breve introduzione, in cui l’artista inglese, ha spiegato quale fosse la sua canzone preferita di sempre “Through the barricades”, o la canzone del debutto discografico “To cut a long story short” o quella che ha aperto loro le porte del mercato in Italia “I’ll fly for you”. Ma non sono mancati alcuni brani tratti dal suo ultimo album “Talking to the moon” (“Tonight belong to us” e “Every time”) uscito nel 2018 e qualche inedito che finirà nel disco in fase di preparazione.

Tra i pezzi inseriti in scaletta anche la cover di “Somebody to love” dei Queen. Inutile dire che, nonostante la grande voce di Tony, l’esecuzione non è stata a livello dell’originale e nemmeno della versione fornita da George Michael, a Wembley, quando venne celebrato l’omaggio a Freddie Mercury. Pur possedendo ancora un’estensione vocale fuori dal comune, Tony Hadley ha un po’ faticato sui certi registri acuti mentre quando ha fatto prevalere il suo timbro “stentoreo” è risultato ancora imbattibile.

Che dire del concerto? Forse è l’impostazione “rock” della band ha penalizzato la performance dell’artista, che sarebbe molto più adatto al ruolo del “crooner” alla Bryan Ferry o del cantante soul, tanto per intenderci. I brani stessi degli Spandau sono stati un po’ privati di quell’obliquità “wave” che li rendevano allo stesso tempo commerciali e sperimentali (parlo soprattutto dei primi due album): senza contare l’assenza (imperdonabile, a mio avviso) di un sassofonista che potesse “sostituire” sul palco Steve Norman. Se spesso si è detto che gli Spandau senza la voce di Tony Hadley sembrano dimezzati, l’altra sera, forse per la prima volta, al cantante è mancata la band che gli ha regalato notorietà. Sebbene la frattura con gli ex compagni di viaggio sia ancora ben evidente, in più occasioni sono stati nominati e ringraziati, nel tentativo di stemperare quegli strascichi polemici e le accuse (reciproche) che hanno accompagnato lo scioglimento definitivo del gruppo.

Il congedo con il suo pubblico non poteva essere più soft, con “True”, “Gold” ed una cover natalizia di “Santa Claus is coming to town”, quasi a ribadire il ruolo di Tony Hadley, che rimane un perfetto intrattenitore. Lui è comunque sempre padrone del palco, attentissimo a far trascorrere ai fan un’ora e mezza piacevole, come se lo invitasse direttamente nel suo salotto di casa, magari a condividere quel “Jack Daniel’s” da cui sorseggia tra un brano e l’altro. Un unico grande rammarico: nemmeno un bis, per ringraziare gli spettatori che l’hanno acclamato a lungo.

Per la data di Ferrara l’ex frontman degli Spandau Ballet ha suonato per l’ Associazione di Volontariato Giulia ODV, in occasione della premiazione per la 14esima edizione di “un angelo di nome Giulia” .

Assieme al cantante, in set acustico, è salito sul palco anche il Maestro e grande flautista Andrea Griminelli.

L’ Associazione di Volontariato Giulia ODV, è impegnata sul territorio ferrarese da 26 anni e concentra il suo impegno nelle attività di psico-oncologia, oncologia pediatrica e musico terapia, offrendo supporto alle famiglie ai bambini in collaborazione con i Reparti Pediatrici dell’Azienda Ospedaliera di Ferrara e l’Azienda USL di Ferrara.

Ringraziamo Teatro Colosseo, Las Chicas e International Music and Arts per il gentile invito, ricordiamo la setlist:

Instinction

Highly strung

To cut a long story short

Tonight belong to us

Only when you leave

I’ll fly for you

Round and round

Alibi

Communication

Because of you

Soul Boy