Support Indie Pride: intervista a Cimini

Il 27 ottobre si avvicina. L’Indie Pride di Bologna è alle porte con il suo carico di contenuti e buona musica, per dare un calcio a sessismo, omofobia e orrendita’ simili.

Noi di The Front Row supportiamo l’evento e intervistiamo tre artisti che saranno sul palco del TPO di Bologna.

Iniziamo da Cimini, cantante dalla lirica pop melodica e personaggio chiave della nuova scena alternative, autore di un album interessante come Ancora Meglio (qui la nostra recensione https://www.thefrontrow.it/cimini-recensione-ancora-meglio/).

1) La musica e i diritti, un binomio essenziale.
Come ti poni dinanzi a questa affermazione?

Cimini: Io l’ho sempre pensata come Bob Dylan, che diceva che le canzoni non possono cambiare il mondo. Però ci sono anche una serie di filosofie che hanno dimostrato che l’arte è sempre stata alla base dei grandi cambiamenti culturali, spesso anticipandoli. Diciamo che io vedo la musica come colonna sonora della storia dell’uomo, perché ha il potere di influenzarlo empaticamente. Nella lotta per i diritti spesso la musica non basta purtroppo, però può dare una mano. 

2) Che valore dai alla tua partecipazione ad indie Pride 2018, in un 
momento in cui le libertà vengono compresse in nome di identità 
tradizionali dal gusto medievale?
 
Cimini: C’è bisogno di metterci la faccia. Penso che la mentalità medievale non appartenga solo a quelle poche persone di potere ma alla maggior parte degli italiani, che sono ancora legati ad una visione ormai vecchia del mondo. La paura del “diverso” e di tutto ciò che è minoranza è una questione antropologica, ma già la civiltà romana era più avanti di quella di oggi, non avevano bisogno dei pride. Il nostro è un problema di società, di civiltà, non è un problema politico, quindi è giusto metterci la faccia, anche perchè mi piacerebbe contribuire a rendere questo mondo un posto normale. 
 
3) Che set stai preparate per l’occasione, ci saranno sorprese?
 
Cimini: Avevo voglia di essere intimo, quindi per l’occasione suonerò qualche canzone voce e chitarra. Però visto che non posso rinunciare alla balotta ci saranno sorprese, featuring e intrecci vari con una serie di amici.
 
4) fai un appello per venire ad Indie Pride 2018 a spettatori, curiosi, ascoltatori e chi più ne ha più ne metta.
 
Cimini: Non c’è bisogno di appelli, sono già sicuro che ci sarà un botto di gente.  
 
 
 
 
 
 
 

 

 

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