Solo Macello e Teo: è solo un arrivederci

L’assenza è un concetto difficile da accettare, in generale, ma lo è ancora di più quando arriva all’improvviso e ti coinvolge da vicino.

 

Il Solo Macello ha fatto festa un’ultima volta ricordando Teo, che anni fa ha saputo creare un evento al di fuori di ogni canone musicale e non, un ingresso in un’altra dimensione dove il senso utopistico di bell’atmosfera diventa elemento comune per tutto e tutti.

 

Nato nel 2009 come MiOdi Festival (chiara la contrapposizione al MiAmi), diventato Solo Macello dal 2011 con l’ingresso di Corrado e Hard Staff e con l’edizione che ha visto come ospiti le prime band straniere del calibro di Eyehategod, Russian Circles e Kylesa, andando oltre l’anno successivo con nient’altro che Napalm Death e Unsane e con il perenne obiettivo di sfondarci soavemente i timpani e farci tornare a casa con quel sorriso un po’ ebete di chi ha sentito ciò che voleva sentire e ora può anche smettere per qualche giorno.

 

E allora via di mix tra vecchie glorie del Festival come Bologna Violenta, Selva, il dj set 400 calci, Johnny Mox e novità come Husqwarnah, Valerian Swing e Ufomammut.

 

Perché è vero che il metal regna sovrano già a partire dal concetto primario del Solo Macello, ma la cosa fantastica di questo evento sono le mille sfumature; quelle musicali e quelle delle persone che vi partecipano.

 

Solo un insieme coeso e perfettamente (dis)armonioso può far coesistere alla grande delle diversità come Diego Potron, Jhonny Mox e Husqwarnah.

 

La partenza è affidata al dJ set 400 calci che per un’ora dall’apertura ci accoglie con la sua musica.

 

Il programma della giornata ha subìto un cambiamento all’ultimo momento; gli Ufomammut purtroppo non hanno potuto esibirsi per problemi di salute di uno dei suoi membri.

 

E allora alle 18 ecco che Diego Potron e la sua chitarra accendono il Festival. La temperatura è impegnativa ma non si molla!

 

Sul palco principale alle 18:30 è la volta del trio dei Valerian Swing, che si alternano all’esibizione di Bologna Violenta e degli Husqwarnah.

 

L’ultima esibizione sotto il tendone è per Johnny Mox.

 

Il viavai dal bar è frenetico e alle 21:20 tocca ai Selva scaraventare un muro di suono direttamente nei padiglioni auricolari del pubblico sempre più numeroso con il passare del tempo

 

Gli Isaak chiudono da headliners l’ultimo Solo Macello con il loro stoner granitico.

 

Durante questi anni al solo Macello sono passati grandi nomi come Napalm Death, Eyehategod, Russian Circles, Red Fang, Zeus, Brujera, Karma To Burn, Iron Reagn, Zu, tanti altri (colossi e non) del metal e migliaia di appassionati, abbiamo sentito tanta bella musica, abbiamo soprattutto RESPIRATO tanta bella musica e ieri, TUTTI, per qualche ora, abbiamo avuto un unico pensiero: Grazie Teo.

 

Grazie a Corrado e Hardstaff e al Circolo Magnolia.

 

Testo e selezione foto della serata a cura di Luca Iacono

 

Ti è piaciuto l'articolo? Condividilo sui tuoi canali social!

POSSONO INTERESSARTI...