Spingiamo dischi. Questo è l’inno di Spingitori dischi, promo label che ci fa conoscere due nuovi artisti: Nonpellegrino e Bram Stalker
Nonpellegrino
Album: Voi siete qui
Un piemontese dedito al cinema, già batterista e chitarrista in diversi gruppi romani quali QUARTIERI (42 records) e RUBBISH FACTORY (Modern Life). Produce delicate fragranze synth pop al gusto di Gazzelle e Cosmo, apprezzando la melodia tipica della tradizione italia (Lina). In La Domenica ospita attori emergenti e ci regala parole che evaporano al gusto di laptop e effetti dream (non siamo a casa della domenica di Truppi, ma la dolcezza c’è sempre). Dentro l’album, registrato nella solitudine di un paese del Lazio, non mancano ironia e ritmi giovanili che fanno grande un elettrop vicino alle tendenze attuali di altri artisti come Volta. Australia diviene così un inno alla fuga dei cervelli, mentre la cover di Anna e Marco di Lucio Dalla, oltre ad avere un video caleidoscopico e colorato girato tra la Milano ex operaia di Lambrate e Ortica, offre una reinterpretazione verace e indietronica di un mostro sacro. Una bella scoperta estiva e non solo, per un artista, Nonpellegrino, poetico e gustoso al punto giusto.
Bram Stalker
It’s the modern way of musica. Nell’era di internet i Bram Stalker fanno uscire un video per ognuno dei 15 brani, pubblicati a distanza di 20 giorni l’uno dall’altro e accompagnati dalla distribuzione in streaming, senza pubblicare alcun supporto fisico. Un duo dalla forti venature alternative rock, composto da Andrea Maceroni (basso e voce) e Alessandro Macera (batteria), vicino a esperienze quali Maledetta Dopamina e Picturebooks, con riff che ricordano il ventre di Ministri più energici e utilizzano anche potenti giri di chitarra noise. Sentite A team e ascoltate il loro amore per la distorsione, frutto anche della voglia di combattere le ansie e i crimini della modern society, come dichiarato nell’uscita iniziale dal titolo Psicomuro Di Favole Nel Blu. Seguiteli sul loro canale facebook e troverete nel lor cantato in italiano una risposta tricolore a Royal Blood e affini. Let’s go rock.
Andrea Alesse