Ragazzi Madre L’Iliade live : il talento immortale di Achille Lauro

Il 7 ottobre 2024, Achille Lauro ha illuminato il palco del Palazzo dello Sport di Roma, segnando un momento fondamentale nella sua carriera decennale. Un artista che ha saputo combinare talento, determinazione e un’incessante dedizione, Lauro ha intrapreso un viaggio complesso e ambizioso, affermandosi non solo come cantante, ma come icona della musica italiana contemporanea.

A pochi giorni dalla release del suo ultimo brano, Amore disperato,  e poche settimane dopo il suo debutto come giudice di X Factor 2024, Lauro ha celebrato 10 anni di successi con uno show sold-out. Il suo live è una fusione tra passato e futuro: il pubblico non solo ha potuto rivivere i brani che lo hanno consacrato come star – da Rolls Royce a Me ne frego, passando per Maleducata e 16 marzo– ma è stato anche testimone di nuove sorprese. Accompagnato dalla sua band e dal fedele collaboratore Boss Doms, Lauro si conferma come un artista in continua evoluzione, capace di attraversare generi e stili con un’attitudine ribelle e visionaria.

Le due date esclusive di Roma e Milano non sono state semplici celebrazioni, ma veri e propri manifesti di una carriera in continua ascesa, in cui ogni performance è una dichiarazione di libertà creativa e trasformazione artistica.

Achille Lauro è un capitolo a parte in un mondo musicale popolato di artisti e personaggi dei generi più vari, in cui lui non si è mai amalgamato. E’ uno che noti per forza, è un dato di fatto. Sarà quell’aria da poeta maledetto e da bravo ragazzo che convivono in equilbrio strano ma perfetto, sarà la nonchalance con cui si muove in ogni ambito con piena padronanza di sé stesso, mantenendo al contempo un’aria timida e riservata e la più grande faccia tosta mai vista. E’ uno che ti fa piangere e sorridere, uno a cui, quasi senza accorgertene, ti affezioni; in breve, un tipo pericoloso.

Dopo il docu-film Ragazzi Madre – L’Eneide, arrivano dunque questi due live esplosivi  a suggellare i dieci anni di carriera del nostro amatissimo Lauro. Dieci anni in cui ha fatto il giro della morte in altalena, ribaltandosi su sé stesso e tornando miracolosamente integro e perfettamente centrato, al punto di inizio. Dopo aver flirtato con la moda, le hit commerciali, il pop cantautorale radiofonico, il caro Achille fa un balzo tra passato e futuro e riconquista i fan della prima ora (dopo essersi portato a casa un’audience più vasta e mainstream).

Questi due live, oltre a celebrare in modo maestoso, tra fuochi, fiamme, video, scintille e un’esibizione di altissimo livello, il passato e il presente dell’artista, sono stati anche l’occasione per annunciare il prossimo album e avere un assaggio del suo contenuto.

Noi abbiamo avuto l’onore di assistere all’inizio dello show. Buio sul palco, luci rosse, due schermi led ai lati del palco, e Lauro che appare, come una figurina proiettata lontano lassù, in piedi su una pila di casse, dietro la batteria. Iconico come sempre, coi pantaloni neri a disegnare le gambe lunghe e magre, e un giubbotto da moto che lo faceva somigliare a un eroe di altri tempi, figlio di Elvis, Marlon Brando e un “Lucifero ribelle in giacca di pelle” (cit). In basso, a valle, il fido Boss Doms (che Dio quanto ci era mancato!), a torso nudo, col suo look techno-punk. In alto il passato, in basso il futuro, in mezzo la musica, che parte col botto, Thoiry, brano imprescindibile e che ormai ha fatto storia.

E subito divaghiamo verso la fase orecchiabile e malandrina con Bam Bam Twist, seguita da un attimo di silenzio: sugli schermi appaiono dei versi scritti, bianco su fondo nero, parte la voce parlata di Ragazzi Madre (prequel), con la sua atmosfera drammatica, e Lauro in piedi, immobile a testa bassa, per poi rianimarsi e attaccare con una strofa di Wow e di Coca Cola.

Sono seguite circa due ore di concerto, con una scaletta molto simile a quella degli show della scorsa estate (leggi qui) che hanno ripercorso il repertorio tortuoso, geniale, ruffiano, innovativo e assolutamente unico di Achille Lauro, con l’inserimento di alcuni inediti estratti dal prossimo album, in uscita nel 2025. Ragazzi Madre è un titolo scelto non solo a scopo celebrativo citando l’omonimo album, ma un mettere in opera quello che racconta: prendersi cura degli altri. Tra gli altri progetti, nella fertile mente del nostro beniamino, c’è infatti anche la creazione di una fondazione pensata per aiutare i giovani talenti a emergere.

Non ci resta ormai che aspettare l’uscita del nuovo lavoro per valutare la direzione artistica intrapresa da Lauro, che a giudicare dalle indiscrezioni e dai singoli pubblicati finora potrebbe vertere verso l’elettronica, la techno e le ballate spaccacuore che gli riescono tanto bene (vedi C’esta la vie, Roma e la recente Amore Disperato).

Caro Lauro, artista dai mille volti, imprevedibile imprenditore del sogno e della trasformazione, il nostro per te è un amore decisamente disperato, ma eterno e incondizionato. Ti aspettiamo.

Articolo e foto di Ginevra Baldassari

Ringraziamo Sofia di Goigest

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