Quello dei Radiodervish, è stato uno dei primi esperimenti di world music nel nostro Paese.
Sono il gruppo che più di ogni altro ha definito appieno una poetica e una visione del mondo schierata dalla parte di un’Italia ponte tra Europa e Mediterraneo. Nati nel 1997 dal sodalizio artistico tra Nabil Salameh e Michele Lobaccaro, i Radiodervish cantano di uomini e donne appartenenti a spazi, culture e tempi differenti, alla ricerca di varchi e passaggi tra Oriente e Occidente.
Ne è nato un originale cantautorato, che i Radiodervish amano chiamare “Cantautorato Mediterraneo”, che trova le sue origini e i suoi riferimenti nelle varie tradizioni raffinate e popolari del mediterraneo. Grande importanza viene data all’incontro tra mondi sonori differenti e ai testi colti e declinati in lingue diverse.
Un progetto musicale che, con il passare degli anni, diventa sempre più attuale, così come essi stessi amano dire: «Oggi più che mai ci sembra che il nostro modo di fare musica possa essere un punto di riferimento per quello che dovrebbe essere il presente e il futuro della nostra società, ovvero la disponibilità a creare spazi di dialogo autentico tra diverse culture».
Nel ringraziare Parole & Dintorni per il graditissimo invito ed il Blue Note di Milano per l’ospitalità, vi lasciamo ad una selezione scatti della serata a cura di Ferdinando Bassi
no images were found