Se l’estate stenta a decollare, ci pensano tre punk band a portare il sole nel nostro paese con il Punk Summer National tour. Dopo la data di Milano, tocca a Rimini accogliere i Good Riddance, Pennywise e gli Offspring.
Le premesse per un grande show ci sono tutte, i biglietti sono andati a ruba, la pioggia è all’orizzonte e mancano solo le note di queste tre band per rendere la serata indimenticabile.
I primi a salire sul palco sono i Good Riddance. Il gruppo di Santa Cruz si è sciolto nel 2007 per poi riunirsi cinque anni più tardi. Il loro ultimo disco Pace in our time è uscito l’anno scorso, ma sono qui a scaldare il pubblico presente soprattutto con i brani più datati che lui hanno resi famosi in tutto il Mondo.
Il loro show è intenso e molto punk rock. Per loro sembra che gli anni non siano mai passati ed infatti il pubblico apprezza molto la loro performance.
I Pennywise sono anche loro californiani e sono ora mai un’istituzione del punk rock che viene dalla costa del Pacifico degli Stati Uniti. Ora mai sono in giro da quasi trent’anni e non c’è ne festival ne club dove la band non abbia mai suonato .
La scaletta dei Pennywise è praticamente sempre la stessa, in una sorta di Greatest hits per far contenti tutti. Le loro canzoni appartengono alla cultura dello skate e del surf ma non solo. Andare contro corrente, contro le mode, contro la città degli angeli e il Mondo intero che racchiude al suo interno un sacco di contraddizioni, il tutto condito da riff di chitarra in stile trash e rullanti di batteria sempre precisi a dettare il ritmo. Poi con il ritorno di Lindberg e del suo carisma fanno si che i Pennywise sono tornati più forte che mai.
Brani come Fuck Authority o l’inno Bro-hymn e in suo inconfondibile intro di basso sono delle per che è sempre un piacere ascoltare dal vivo.
Gli Offspring sono in tour con questo Punk summer national tour da diversi anni, prima con Vandals, Pennywise e Bad Religion e adesso con questa line-up. Se ad esempio nel 2014 proponevano tutto smash dal vivo, in questa versione decidono di eseguire un fantastico greatest hits che ripercorre tutta la loro straordinaria carriera.
Aprono con You’re Gonna Go Far, Kid del 2008 e Want You Bad che rappresentano perfettamente gli antipodi delle sonorità attuali della band californiana. La hit per eccellenza Come Out and Play arriva subito per far impazzire tutti i presenti mettendo subito alla prova gli uomini della sicurezza.
Come ho già scritto pescano dal loro repertorio tutti i singoli dell’era post Americana come Original Prankster o Long Way Home. Se la voce di Dexter incomincia a calare, non è il caso del pubblico che per tutte le canzoni incita il gruppo facendo sentire il loro calore soprattutto con i brani di Smash e di Americana.
L’unico brano di Ixnai on the hombre è all i want che anticipa la combo Pretty Fly (For a White Guy) e The Kids Aren’t Alright dove la voce di Dexter è ora mai finita, ma per sua fortuna anche in questo caso arriva il pubblico a dargli manforte nei cori.
E’ giunto il momento degli encore con la self-title del loro disco di maggior successo e del loro inno Self Esteem da Smash. Nonostante non siano più gli Offspring degli anni 90′, riescono lo stesso a ricreare le stesse emozioni di quegli anni in chi li ascolta.
Tre diverse generazioni sono cresciute con questi tre gruppi e penso che molte alte cresceranno con queste note perchè fino a quando ci saranno Offspring, Pennywise o i Good Ridance il punk rock non morirà mai.
Un ringraziamento ad HUB music factory per l’invito
Foto e testo di Carlo Vergani
The Offspring
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Pennywise
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Good Riddance
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