Morcheeba Sound al Carroponte

La band trip hop inglese dei MORCHEEBA ha illuminato ieri sera il palco del Carroponte a Sesto San Giovanni (MI)

Esplosi sulla scena Trip hop inglese al termine degli anni Novanta, i Morcheeba hanno abbracciato  – in quasi 30 anni di storia – più di un genere musicale, attingendo al pop-rock, all’alternative rock ma anche funk, down beat, hip hop e electro.

 

Una band simbolo della musica europea, con 10 album registrati in studio tra cui “Who Can You Trust?”“Big Calm”“Fragments of Freedom” che fanno parte del patrimonio musicale contemporaneo e poi, quel singolo – “Rome wasn’t built in a day” – del 2000 divenuto una hit mondiale, piazzandosi in testa alle classifiche anche in Italia e ottenendo anche la nomination ai Grammy Awards.

 

Al Carroponte i Morcheeba hanno presentato anche il loro ultimo album in studio, “Blackest Blue“. Skye (voce), Ross (chitarra), Dom Pipkin (tastiere), il marito di Skye Steve Gordon (basso) e il figlio maggiore di Skye, Jaega Mckenna-Gordon (batteria) hanno lavorato ad un disco ricco di canzoni diverse tra loro, elaborate in serenità e senza “pressioni”. Un disco in cui si possono risentire tutte le sonorità caposaldo della band – il down beat, chill, electro-pop e soul – un viaggio organico che rappresenta tutto ciò che è puro Morcheeba – sound.

 

La portata globale del marchio Morcheeba è impressionante, dopo oltre 30 anni sono sempre stimati e riconosciuti in ogni angolo del mondo.

Il loro caratteristico sound è considerato unico e inimitabile sin da quando la band londinese è emersa durante gli anni incredibili che il movimento urban inglese ha vissuto negli anni ’90.

 

Questa è stata la prima volta da quando ero un adolescente che ho trascorso un anno lontano dalla strada e mi sono goduto la tranquillità, anche se mi mancava suonare la chitarra in terre lontane“, dice Godfrey.

 

In apertura Tia Airoldi e Marco GilioliTia Airoldi è sempre stato affascinato dal cantautorato classico e contemporaneo, oltre che dalle colonne sonore dei film. Musicoterapeuta nell’ambito della riabilitazione e facilitatore sonoro, è curatore di installazioni artistiche ed eventi inclusivi per persone con disabilità sensoriali.

Polistrumentista, liutaio e pianista da sempre, Marco Gilioli è amante delle atmosfere impressioniste e ha scoperto negli anni la poesia della chitarra classica. Musicista e arrangiatore appassionato, artigiano della musica per lavoro.

Insieme, fratelli d’animo, già fondatori dei The Please (alt/folk orchestrale), ora in duo per questo esordio.

 

 

 Ringraziamo Alessio Carlone e Flavio Zocchi di Hub Music Factory 

 

Foto Report a cura di Stefanino Benni

 

Morcheeba

Tia Airoldi e Marco Gilioli

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