Ha l’anima jazz, ma è aperto alle esperienze musicali più diverse. Unico criterio della sua programmazione, quello della qualità. Monfortinjazz (http://www.monfortinjazz.it) è così arrivato a festeggiare i quaranta anni, un traguardo importante per un piccolo festival arrampicato in cima alle colline della Langa, nel Piemonte delle vigne e del barolo. Quattro decenni di grande musica, un sensazionale elenco di ospiti, scoperte e sorprese a non finire, ma soprattutto un’atmosfera senza paragone che mette gli artisti in grado di esprimersi al meglio, circondati dall’affetto e dalla partecipazione di un pubblico in nessun altro luogo così intensamente vicino al palcoscenico. E infatti di presenze leggendarie qui ce sono state moltissime, da Vinicio Capossela, a Rufus Wainwright, ai Manhattan Transfer, ai Kings of Convenience, Arto Lindsay, Buena Vista Social Club, Ivano Fossati, Francesco Guccini, Bill Frisell, Joan as a Police Woman, Brad Meldhau, Enrico Rava, Yann Tiersen, Michel Petrucciani, Joe Bonamassa, Diana Krall, Marc Ribot, Wayne Shorter. L’elenco degli ospiti italiani e internazionali che hanno suonato sotto le fioriture della monumentale bougainvillea dell’Auditorium Horsowsky è vertiginoso. Ognuno di loro ci ha donato una performance irripetibile, tanto più preziosa quanto più destinata a durare nella memoria e nel cuore del pubblico.
Con un simile tradizione di eccellenze alle spalle, l’edizione del quarantennale non potrà che essere una festa da celebrare insieme ad artisti che sono anche dei vecchi amici e ad altri artisti a lungo inseguiti. Ancora una volta il cartellone predisposto dall’Associazione Monforte Arte riunisce in un unico programma nomi di altissimo livello nel panorama italiano e internazionale.
L’inaugurazione del festival 2016, sabato 9 luglio, è affidata a Ute Lemper, voce straordinaria, d’innata eleganza e sensualità. La cantante berlinese avrà accanto il fedelissimo pianista Vana Gierig e il bandoneonista argentino Victor Hugo Villena. Fra recitativi e un modo del tutto personale di cantare, Ute Lemper ci invita a un viaggio musicale che inizia a Berlino, con incursioni nel repertorio in cui la cantante affonda le proprie radici, ossia le canzoni di Bertolt Brecht, Kurt Weill e i Berlin Cabaret Songs. L’itinerario continua nell’universo poetico delle canzoni francesi di Jacques Brel, Edith Piaf, Léo Ferré per arrivare fino al nuevo tango di Astor Piazzolla. Non mancano i celebri Lili Marleen, Theresienstadt, Moritat von Mecky Messer, Ne me quitte pas, Milord, Yo Soy Maria, Tango Ballade.
Il secondo appuntamento del festival, venerdì 22 luglio, vede come protagonista uno dei beniamini del pubblico di Monforte, Stefano Bollani, con il suo nuovo progetto ‘Napoli Trip’ incentrato sull’universo musicale napoletano, attraverso composizioni e improvvisazioni ispirate al repertorio di una delle città musicalmente più significative del mondo. A dargli manforte ci saranno Daniele Sepe e Nico Gori, due fiatisti di straordinario valore che insieme alla virtuosistica batteria di Jim Black accompagneranno Bollani nel suo viaggio nella musica napoletana, costantemente in bilico tra creatività, invenzione pirotecnica e tradizione rivisitata.
Il terzo appuntamento, sabato 23 luglio è con Gregory Porter, cantante e compositore statunitense dall’anima saldamente radicata nel crocevia della grande musica nera, tra jazz, soul e rhythm and blues. Vincitore di un Grammy come miglior album di jazz vocale, Liquid Spirit è subito diventato l’album jazz più ascoltato di sempre in rete. Sul palco dell’Auditorium Horszowski, Gregory Porter presenta il suo nuovo progetto ‘Take me to the Alley’, lavoro in uscita il 6 maggio, di cui si può già ascoltare il singolo ‘Don’t Lose Your Steam’. Reduce dai sold out alla Royal Albert Hall di Londra e all’Olympia di Parigi, Gregory Porter ha trovato una sua via per portare il jazz al grande pubblico, grazie a un talento indiscutibile, una ricca voce baritonale e un’irresistibile carica comunicativa.
Il festival prosegue mercoledì 27 luglio, con ll concerto di Paolo Fresu e Omar Sosa, accompagnati dal violoncellista Jaques Morelenbaum. A quasi quattro anni dalla pubblicazione del loro hit “Alma”, il duo presenta il nuovo lavoro ‘Eros’, album dedicato al tema dell’amore e alle sue declinazioni. Paolo Fresu è un artista che travalica ogni tentativo di biografia. Impegnato da tre decenni in una miriade di progetti di alto volo con i nomi più importanti della musica afroamericana, del folk, della letteratura e del teatro, vive in una costante avventura musicale che lo porta a esibirsi sulle scene di cinque continenti. Omar Sosa, pianista dalle radici afro-cubane, è un simbolo vivente dello scambio artistico universale, mentre Jaques Morelenbaum, in veste di special guest, è attualmente tra i più importanti esponenti della musica brasiliana nel mondo.
Inserito nell’ambito del lungo tour europeo, il concerto di Ludovico Einaudi ‘elements‘ farà tappa a Monforte mercoledì 3 agosto. Un appuntamento irrinunciabile per ascoltare dal vivo, e nell’intimità dell’Auditorium Horszowsky, l’album che ha entusiasmato pubblico e critica, polverizzato record di vendita ed esaurito i biglietti dei principali teatri europei, tanto più che le Langhe fanno parte della personale geografia degli affetti del compositore. L’album è stato registrato lo scorso anno nello studio della sua casa di campagna a pochi chilometri da qui, “un’esperienza unica, accompagnata dai ritmi incalzanti dell’esplosione della primavera”, come ha detto lo stesso Einaudi che dal pianoforte guiderà un ensemble di cinque musicisti. Archi, percussioni, chitarra, violoncello ed elettronica per un suono ricco e stratificato che esplora miti, geometrie, elementi naturali, paesaggi interiori, la filosofia di Empedocle, e che soprattutto sta emozionando il pubblico di tutto il mondo.
La serata di chiusura del festival, sabato 6 agosto, sarà quella di Paolo Conte, il maestro, il genio, il fuoriclasse. Da molti anni esplora instancabilmente le nostre geografie esistenziali, evoca le atmosfere esotiche del nostro cinematografo interiore, fantastica di fughe, abbandoni, rimpatriate, racconta le nostre piccole storie quotidiane, i nostri amori disfatti, le amicizie, l’epica della provincia. Da molti anni le sue melodie sottili, i suoi testi letterariamente ineccepibili sono impastati con le nostre vite. Eppure a ogni sua apparizione dal vivo il sortilegio si ripete e l’incantesimo torna a prendere forma. Questo concerto di Monforte sarà occasione per ascoltare i suoi grandi classici insieme ai brani dell’ultimo disco, ‘Snob’, perfetto proseguimento della linea poetica dei dischi precedenti, ulteriore tappa di un romanzo musicale inimitabile.
Al termine del concerto si brinderà ai 40 anni di Monfortinjazz con l’ormai classica – e attesissima – degustazione di Barolo offerta dai produttori locali.
La manifestazione è organizzata dall’Associazione Monforte Arte in collaborazione con Ponderosa Music & Art, è promossa dal Comune di Monforte, patrocinata dalla Regione Piemonte con il contributo della Fondazione CRC.
Tutti i concerti in cartellone avranno inizio alle 21.30.
Ufficio Stampa Adfarmandchicas