Mogol e Lavezzi, al Castello Sforzesco va in scena la storia della musica italiana

MOGOL LAVEZZI
Capolavori Nascosti

 

Uno spettacolo dal vivo, tra musica e parole, al Castello Sforzesco per la rassegna “Milano è viva”

 

 

Mogol e Mario Lavezzi sono senza ombra di dubbio tra i nomi più significativi della musica d’autore italiana. Due grandi artisti legati, oltre che da una profonda amicizia, da una sintonia artistica che ha prodotto successi entrati nell’immaginario collettivo con canzoni scritte a quattro mani e diventate degli evergreen.

 

Giovedì 22 giugno, Mogol e Lavezzi sono stati protagonisti di “Capolavori nascosti” (dal titolo del loro recente album), all’interno della rassegna “Milano è viva” al Castello Sforzesco. Uno spettacolo tra musica e parole che ha proposto al pubblico molte di queste canzoni scritte insieme nel corso della loro lunga carriera. Mario Lavezzi ha interpretato i brani – accompagnato dal gruppo Pop Deluxe, con la bravissima vocalist e pianista Cristina Di Pietro – e Mogol ha raccontato la genesi di questi classici che hanno fatto sognare intere generazioni, e aneddoti legati agli incontri con i grandi artisti.

 

Una scaletta di 23 brani scelti all’interno di un repertorio vastissimo, dove hanno trovato spazio molte canzoni inserite nell’album “Capolavori nascosti”. Tra queste “Momento delicato” (scritto per Fiorella Mannoia), Una storia infinita” (l’inedito dell’album, cantato insieme a Cristina Di Pietro), “L’amico latino” (dedicato a Che Guevara). Ma anche molti classici quali “Il primo giorno di Primavera” (brano con cui Lavezzi iniziò la sua carriera di compositore e che fu portato al successo dai Dik Dik), “E la luna bussò” e “In alto mare” (grandissimi successi di Loredana Bertè), “E’ tutto un attimo” (scritto per Anna Oxa), “Vita” (scritto per il progetto DallaMorandi), “Stella gemella” (scritta per Eros Ramazzotti), “Varietà” (per Gianni Morandi), “Biancaneve” (con cui Lavezzi partecipò al Festival di Sanremo insieme ad Alexia), ed infine alcune canzoni di Lucio Battisti (oltre ad aver lavorato con lui, Lavezzi è stato anche suo grande amico), tra queste “Il mio canto libero” e “La canzone del sole”.

 

Compositore, produttore, musicista, cantautore, arrangiatore, talent-scout, promotore: Mario Lavezzi è tutto questo, e la complessità artistica del suo talento ne fa un esponente rilevante della musica d’autore, un vero, raffinato “music maker”. La sua è una delle carriere più ricche nella musica leggera, di qualità in ogni campo. La prima composizione di Lavezzi fu proprio grazie all’incontro con Mogol (Il primo giorno di primavera) e diede il via a una storia artistica straordinaria, costellata di hit e da numerose collaborazioni con i più grandi artisti italiani, che lo ha portato a scrivere, cantare, produrre, arrangiare, suonare canzoni e dischi tra i più conosciuti della nostra musica, con una serie impressionante di successi per gli altri e per sé. Lavezzi ha promosso molte azioni a tutela del diritto d’autore all’interno di associazioni ed istituzioni: da anni ricopre vari incarichi all’interno degli organi amministrativi della SIAE, di cui è stato Presidente del Consiglio di Sorveglianza fino a settembre 2022, e attualmente è Segretario della Associazione Autori. Tra i tanti riconoscimenti ricevuti in ambito istituzionale ricordiamo l’Ambrogino d’Oro (onorificenza conferita dal Comune di Milano). Dal 2015 è promotore del concorso per giovani talenti Campusband-Musica&Matematica.

 

Tra i più rappresentativi autori, Mogol ha dato un contributo straordinario alla musica leggera italiana fin dai primi anni sessanta. Oltre alla lunga e fortunata collaborazione con Lucio Battisti, Mogol ha firmato canzoni praticamente per tutti i più importanti artisti italiani. Ha fondato l’etichetta Numero Uno, la Nazionale Italiana Cantanti e il Centro Europeo Toscolano (CET). Tra i tanti premi ricevuti, il Dante d’Oro dall’Università Bocconi di Milano, il Sigillo d’Ateneo Università Federico II di Napoli, il Sigillo d’Ateneo Università di Urbino, e il Premio Giacomo Leopardi. È stato Presidente della SIAE (dal 2018 al 2022), di cui ora è Presidente Onorario. Nella sua carriera ha venduto oltre 500 milioni di dischi in tutto il mondo.

 

#Milanoèviva2023 #estatealcastello #MilanoCultura

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Si ringrazia Nadia Rosciano di Daniele Mignardi Promopressagency per il graditissimo invito.

 

Foto della serata di Ferdinando Bassi.

 

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