È ripreso ieri sera a Padova il Revelation Tour di Mika.
Un autentico One Man Show semplicemente spettacolare. Non tanto per la scenografia che, seppur imponente, risulta alla vista molto semplice, ma soprattutto per quanto lo stesso Mika riesce a fare e dare al suo pubblico. La capacità di parlare diverse lingue (7 per la precisione) gli permette di comunicare perfettamente con il pubblico di ogni angolo di mondo. Un sorriso sempre stampato in volto, la simpatia innata e la capacità di scrivere brani pop di grande livello, ha reso l’artista di origine libanese, una popstar amata da un pubblico davvero eterogeneo e di tutte le età.
Il 31 gennaio è uscito il suo nuovo singolo Dear Jealousy, tratto dal suo ultimo album My Name Is Michael Holbrook e che è compreso nel live Mika Live From Brooklin Steel. Mika è un ottimo ballerino oltre che cantante, instancabile su un palco piuttosto grande, con una pedana che lo porta fino al centro del parterre. Spesso accompagnato nei suoi spostamenti dall’ottimo bassista Max Taylor. A metà show si siede al piano posizionato su una pedana che si eleva molto in alto, proprio al centro della pedana. Il numeroso pubblico (quasi sold out) ha assistito ad uno spettacolo davvero eccezionale, due ore di musica non stop per un artista che non teme confronti. Ad accompagnare Mika sul palco ci sono: Max Taylor al basso; Timothy Van Der Kuil (chitarra); Wouter Van Tornnhout (batteria); Mitchell Yoshida (pianoforte).Il Revelation Tour continua a Bolzano domenica 2, Napoli mercoledì 5, Bari venerdì 7, Reggio Calabria sabato 8.
Il “Revelation tour” segna il suo ritorno sul palco dopo 3 anni, nonostante abbia cantato molte volte in Italia. E dopo aver attraversato tutta l’Europa, Mika tornerà in Australia, poi in Corea, Giappone, Cina e di nuovo negli Stati Uniti per un tour che prende il via l’11 aprile dal Coachella per attraversare tutto il continente americano fino al Lollapalooza in Argentina.
Daniele Mignardi Promopressagency – Comunicazione “Revelation Tour” per Barley Arts
The Front Row ringrazia Barley Arts e Zed Live per l’accredito concesso.
Foto e testo a cura di Diego Feltrin