I motivi di questo spettacolo Sam Smith li annuncia al suo pubblico a metà spettacolo: “Molte cose sono successe in questo ultimo periodo” e la mente di ogni spettatore corre ovviamente al lockdown, ma l’artista inglese invece allude alla sua trasformazione avvenuta in lui negli ultimi anni. Dal semplice coming out nel 2014 alla dichiarazione di “genderqueer” nel 2017, quando ha ammesso di non sentirsi né completamente uomo, né donna. Un percorso che l’ha portato gradualmente ad una sorta di “liberazione” nelle sue apparizioni ed esibizioni, che hanno sollevato parecchio scalpore soprattutto in madrepatria con accuse addirittura di “satanismo” e conseguente ridicolizzazione della sua persona. Ma come disse un altro artista (Adam Ant, parecchi anni fa), “il ridicolo non è niente di cui aver paura” e Sam Smith è riuscito perfettamente ad attraversare tutto questo emergendo nello spettacolo di domenica sera come una figura sincera, pura e sempre genuinamente sorridente con il pubblico.
Ma entriamo nei dettagli. La scenografia che viene “svelata” all’inizio dello show è quella di un’enorme statua di Afrodite dorata adagiata su un fianco, che mostra le terga al pubblico. E proprio su questa scultura (stage) che Sam Smith appare, inondato di luci gialle e bianche abbaglianti per l’esecuzione di “Stay with me”: uno dei suoi primissimi successi nonché secondo singolo a raggiungere il primo posto della classifica inglese. I primi 4 brani appartengono tutti ai primi 2 album dell’artista, quando la matrice soul era l’ingrediente principale della sua musica. Il concerto, suddiviso in 3 atti denominati “Love”, “Beauty” e “Sex”, racconta al pubblico la graduale trasformazione musicale e artistica del cantante.
La cover di Des’ree “I’m kissing you” eseguita in un amplissimo abito lungo ed un’enorme scritta “Queer” che fa da fiocco in testa è un punto di svolta dello spettacolo: un momento allo stesso intimo ma esibito con orgoglio.
Poco dopo, e siamo a metà della scaletta, fa l’ingresso la troupe di ballerini che accompagnerà l’artista sul palco fino al gran finale. Anche la musica evolve, aumentando via via il ritmo. I balli diventano sempre più sfrenati alludendo, neanche in modo troppo velato, ad atti pan-sessuali, in cui anche Smith si abbandona, come su una cover (non comunque cantata dal vivo da lui) di “I feel love” di Donna Summer.
L’ultimo “quadro” dello spettacolo è il gran finale che parte con il brano che da il titolo all’ultimo album e a tutto il “tour”: Gloria. Qua la rappresentazione è quasi sacra, con Sam che si presenta sul palco nuovamente sotto una luce dorata e vestito come una sposa vergine in bianco totale e con il velo che gli copre la faccia. Ma subito dopo viene “spogliato” dai suoi ballerini per rivelare la sua vera natura umana: ed è proprio con la cover di Madonna “Human Nature” che si lancia nuovamente in un’esibizione quasi orgiastica che culmina poi nell’ultimo brano in scaletta. “Unholy” lo porta addirittura negli inferi dove si trasforma in un diavolo con tanto di forcone, avvolto dalle fiamme e abbracciato dai suoi ballerini. Nessun bis come in una rappresentazione teatrale, fatta di innumerevoli cambi d’abito e colpi di scena.
Tra fumi e raggi laser, il concerto ha rappresentato quasi un rito di liberazione non solo dell’artista, ma anche del numeroso pubblico presente al Pala Alpitour di Torino.
Vi ricordiamo la scaletta ufficiale dello spettacolo.
Stay With Me
I’m Not the Only One
Like I Can
Too Good at Goodbyes
To Die For
Perfect
Diamonds
How Do You Sleep?
Dancing With a Stranger (Sam Smith & Normani cover)
I’m Kissing You (Des’ree cover)
Lay Me Down
Love Goes
Gimme
Lose You
Promises (Calvin Harris & Sam Smith cover)
I’m Not Here to Make Friends
Latch (Disclosure cover)
I Feel Love (Donna Summer cover)
Gloria
Human Nature (Madonna cover)
Unholy
Ringraziamo Rachele Venco del PalaAlpitour, Vivo Concerti e WordsForYou
Testo di Aurelio Hyerace
Foto a cura di William Bruto Photography