Wardruna – Teatro dal Verme, Milano – 22.01.2023
“La nostra musica non nasce semplicemente da un concetto romantico di “vichingo” ma dalla riscoperta di quelle tradizioni culturali che possono e che devono essere salvate perché sono attuali anche ai giorni nostri. Così vale anche per quegli strumenti che usiamo sul palco e che servono a creare le musiche”. Questo in sintesi il concetto stesso di uno spettacolo dei Wardruna e che viene espresso dal loro leader Einar Selvik a termine del concerto durante i ringraziamenti per l’accoglienza calorosa a loro riservata.
Le canzoni stesse possono essere o un momento collettivo per un rito o una celebrazione o anche il canto solitario di un condannato a morte o di un eroe. Nascono sempre comunque da semplici elementi della natura, dai rumori della foresta (il cinguettio di un uccello o il verso minaccioso di un animale selvatico), dallo scrosciare della pioggia o dal rombo di un tuono, dallo sciabordio del mare.
E così sul palco viene ricreata sapientemente un’atmosfera allo stesso magica ed ancestrale con sapienti giochi di luci, ma utilizzando anche le ombre che si stagliano sullo sfondo del palco, per dare una maggiore drammaticità alla musica.
I 6 elementi che compongono la band si alternano agli strumenti, come si diceva, tradizionali: arpe, flauti, corni e percussioni fabbricate con pelli di animali. Ma mentre una band come gli Heilung, spesso inserita nello stesso filone “nordic folk”, e vista poco più di un mese fa sempre a Milano, predilige i toni più “fisici”, crudi, tribali, i Wardruna ci accompagnano in un viaggio introspettivo e spirituale.
Non a caso le musiche di entrambe le band sono state utilizzate proprio dalla serie televisiva “Vikings” come colonna sonora. Sicuramente questo ha dato una maggiore “visibilità” alla band norvegese, che comunque già esisteva da una decina di anni, ma non ha snaturato minimamente il loro percorso di ricerca e di recupero culturale.
Perché quella dei Wardruna non è solo una semplice rappresentazione, ma un vero e proprio stile e concetto di vita. “La musica, anche se cantate da soli in casa, serve a curare e a guarire (anche se il vicino di casa vi può maledire…)!”, conclude Einar.
E con la promessa di un prossimo ritorno in Italia, la band abbandona il palco.
In ogni caso, stasera, sempre a Milano presso il Teatro Dal Verme si replica. Biglietti ancora disponibili.
Ringraziano Jacopo Casati di Vertigo.
Testo a cura di Aurelio Hyerace