Assente dall’Italia dal 2009, Mark Eitzel torna finalmente in Italia, accompagnato dalla sua band, per presentare l’ultimo lavoro in studio Hey Mr Ferryman, in versione live.
Il leader degli American Music Club, nel corso degli anni si è fatto apprezzare molto anche come solista, vantando diverse collaborazioni importanti come Peter Buck dei R.E.M.
Ad aprire la data ferrarese c’è il cantautore emiliano Giancarlo Frigieri. L’ex batterista dei Julie’s Haircut, ha intrapreso la carriera da solista dal 2006, ma è dal 2009 con il passaggio alla lingua italiana, che riesce a a farsi apprezzare dalla critica vincendo diversi premi. Un po’ menestrello, un po’ cantastorie, Giancarlo racconta la vita della gente della Pianura Padana tra chi cerca la fortuna in un gratta e vinci e chi cerca di andare d’accordo con il migrante di turno.
Grinta, rabbia e po’ di sana ironia accompagnano la sua performance.
Mark Eitzel e la sua band, composta da un tastierista un bassista e un batterista, salgono sul palco poco dopo le 22. Schivo, timido non apprezza essere fotografato e nemmeno essere al centro dell’attenzione. Se non abbraccia la chitarra, abbraccia se stesso come un segno di protezione nei confronti degli altri.
I brani che suona sono quasi tutti i più grandi successi degli American Music Club in chiave acustica più altri brani della sua carriera da solista. La sua voce calda, confidenziale e potente in un mix perfetto tra Sinatra e Morrissey, cerca di vincere la timidezza sul palco con goliardici intramezzi di vita vissuta che trasformano il concerto in uno spettacolo vero e proprio. Se Giancarlo Frigieri racconta la Pianura Padana, Mark Eitzel racconta la sua California e in particolare la San Francisco degli anni 80/9o prima del boom informatico.
La passione che mette questo artista è incredibile e coinvolgente.
Mark dal vivo è incredibile, i critici lo etichettano già come il nuovo Leonard Cohen, e Hey Mr Ferryman è forse uno dei migliori dischi dell’anno. Jazz, folk alternative rock ed elettronica sono tutti i generi trattati dall’artista californiano che in poco più di un’ ora riesce a far emozionare tutti i presenti nella piccola, intima e accogliente sala estense.
Un ringraziamento particolare ad ArciZoneK per il gentile invito.
Foto e testo di Carlo Vergani
Mark Eitzel
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