Mario Biondi sembra non volersi fermare mai. Mercoledì sera (23.03 us) al Gran Teatro Geox di Padova, unica data veneta, ha registrato ancora una volta il sold out.
In questo Tour il cantante catanese, colora più che mai la sua musica di funky/soul, proprio come il suo ultimo capolavoro discografico ‘Beyond‘, ora anche nella versione ‘Special Edition‘. Edizione speciale perché vede l’aggiunta di alcuni tra i brani più famosi dei Commodores.
Era accomapagnato sul palco da una Band di tutto rispetto: Alessandro Lugli alla batteria, Federico Malaman al basso, Massimo Greco alle tastiere e programmazione, David Florio alle chitarre e percussioni, Marco Scipione al sax e Fabio Buonarota alla tromba.
Mario Biondi è in grande spolvero e sembra davvero divertirsi sfoderando veri pezzi storici quali ‘After The love Has Gone‘ dei grandissimi Earth Wind And Fire, o ‘My Girl‘ brano di Smokey Robinson portato al successo dai grandi Temptation. Non mancano poi gli omaggi anche a personaggi più recenti quali Jean-Paul ‘Bluey‘ Maunick, leader fondatore degli Incognito, con il quale ha anche collaborato per molto tempo. A sorpresa arriva anche la reunion familiare, o carrambata come l’ha definita lo stesso Mario, quando sul palco fa salire il fratello Stevie Biondi. Dotato anch’egli di una voce caldissima, cantano assieme un paio di brani mandando in estasi il pubblico, che già faticava a star seduto. In due ore abbondanti e senza interruzioni, Mario Biondi lascia il giusto spazio alla band che offre ampie parti di improvvisazione. Per concludere la fantastica serata Federico Malaman introduce ‘This Is What You Are‘ con un lungo assolo funky facendo cantare e tenere il tempo tutto il pubblico. …E Padova lo aspetta ancora.
Prossime tappe del Beyond Tour:
2 aprile Brindisi, Nuovo Teatro Verdi di Brindisi
3 aprile Catanzaro, Politeama
5 aprile Messina, Teatro Vittorio Emanuele
8 aprile Pavia, Palaravizza
10 aprile Mantova, Gran Teatro Palabam Mantova
15 aprile Cesena, Carisport
Si ringrazia Zed Live, Parole & Dintorni e F&P Group per il gentile invito.
Foto e Testo a cura di Diego Feltrin
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