L’universo Subsonica a Roma

L’universo Subsonica a Roma a quasi trent’anni dagli esordi sembra non avere passato ma essere una realtà più che aumentata, termine con il quale calcano i palchi per il loro ultimo album.

E al pubblico del Roma Summer Fest 2024 regalano una serata durante la quale è impossibile rimanere fermi e distaccati, a patto che uno poi effettivamente lo voglia.

Se la temperatura era calda già dal pomeriggio, e a contribuire a farla salire ci aveva già pensato un Dj con alle spalle un nome importante, Coccoluto, Gianmaria figlio dell’indimenticabile Claudio, di certo fin dai primi passi sul palco Samuel e compagnia non hanno avuto la benché minima remora a portarla agli estremi.

Fin da Cani Umani, primo brano in scaletta infatti si è capito il verso della serata, decibel alti, luci sparate a mille e movimento sul palco che a centrare gli scatti nel pit sembravamo cecchini sul campo di gara.

Si resta sull’ultimo album per passare poi con Aurora sogna a Microchip emozionale e il ritmo non ha accennato a placarsi considerando l’arrivo  di Discolabirinto e pubblico in visibilio con reggiseni volanti dal parterre.

Inutile poi dire di Nuvole rapide, quasi viene giù l’intero sistema architettonico dell’Auditorium creato da Renzo Piano. Solamente un momento di calma apparente con Giungla nord  e si ritorna all’ultima produzione.

Siamo oramai lontani dal pit quando in lontananza arriva l’eco di Istrice, uno dei punti massimi del concerto insieme a Tutti i miei sbagli  e a Strade.

Grazie a Marta Fontana di MusicaperRoma per la possibile partecipazione al concerto.

Resoconto e fotografie di Giulio Paravani.

 

 

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