E’ sempre un piacere andare a rivedere a distanza di pochi mesi una delle migliori rock band italiane: i Lacuna Coil.
Cristina Scabbia e Andrea Ferro e Marco Coti Zelati sono i reduci della band originale, che con l’ingresso di un nuovo chitarrista e di un nuovo batterista, hanno girato tutto il Mondo, decidendo di chiudere il Delirium tour proprio a casa loro con 4 date a Pordenone, Roma, Milano e Bologna.
Come nelle altre date italiane, anche qui a Bologna al Zona Roveri, ci sono i lombardi Genus Ordinis Dei ad aprire il concerto, insieme ai danesi Forever Still, band emergente del panorama Rock/metal che ha recentemente fatto uscire il loro primo disco Tied Down per Nuclear Blast Records.
I G.O.D. hanno fatto uscire un disco molto interessante per una piccola etichetta danese. Dal vivo il loro symphonic death metal è molto orecchiabile, nonostante questa sera ci siano dei problemi tecnici evidenti .
La loro bravura stilistica è indiscussa, come la presenza scenica, ma sicuramente manca qualche cosa che con l’aiuto e l’esperienza di Marco Coti Zelati, potranno trovare, per fare un salto di categoria.
Dalla Danimarca arrivano i Forever Still. La voce e soprattutto la presenza scenica della cantante Maja Shining saltano subito all’occhio. Le sonorità del gruppo ripercorrono altre band con voce al femminile come gli Evanescence e gli stessi Lacuna Coil. Le loro canzoni sono un mix tra hard rock con melodie molto intense con un pizzico di dark che non fa mai male. Sicuramente è difficile andare oltre Maja Shining, ma non sono male come gruppo, che di sicuro si discosta dal metal più puro, ma che sta riuscendo lo stesso a crearsi un nome in quella stretta cerchia di gruppi al femminile.
Alle 22 ecco salire sul palco i Lacuna Coil.
Rispetto a Piazzola sul Brenta partono con l’ultima traccia di Delirium ovvero Ultima Ratio.
Il freddo che c’è fuori il locale bolognese, all’interno non si fa sentire grazie al pubblico che canta insieme a Cristina e Andrea due dei brani che li hanno resi più famosi, ovvero Spellbound e Heaven’s a Lie.
Soprattutto la prima parte del concerto è molto intenso con Andrea molto in forma, con la sua voce sempre più grow, con i nuovi membri che sembrano essersi integrati alla perfezione in un meccanismo già oliato da anni di successi in giro per il Mondo. The Ghost Woman and the Hunter da Comalies mi sorprende perchè non è una hit come Swamped, ma si colloca alla perfezione in questa parte più aggressiva del concerto. Trip the Darkness e Our Truth portano l’ascoltatore nella seconda parte del concerto un più soft dove vede la presenza l’immancabile Enjoy the Silence.
Qualche siparietto tra Cristina e Marco portano il concerto alla fine con Genus Ordinis Dei e Forever Still salire sul palco per cantare con i Lacuna Nothing Stands in Our Way.
Gli encore sono la title track Delirium, l’immancabile Zombie e il testa coda del disco ovvero The House of Shame.
Devo dire che se a Piazzola si sentiva che la band non era ancora rodata, qui a Bologna ho visto un gruppo unito e affiatato, che nonostante gli innumerevoli successi, si dimostra una delle migliori band italiane in circolazione.
Setlist:
Ultima Ratio
Spellbound
Die & Rise
Heaven’s a Lie
Blood, Tears, Dust
Ghost in the Mist
The Ghost Woman and the Hunter
Trip the Darkness
Downfall
You Love Me ’Cause I Hate You
Our Truth
Enjoy the Silence
(Depeche Mode cover)
Nothing Stands in Our Way
Encore:
Delirium
Zombies
The House of Shame
Un Ringraziamento a Vertigo per il gentile invito
Foto e testo di Carlo Vergani
Genus Ordinis Dei
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