La stagione dei concerti al Bonsai Garden di Bologna sta volgendo al termine, ma c’è ancora tempo per apprezzare i Marlene Kuntz, che tornano a Bologna in occasione del tour con cui festeggiano i trent’anni dell’album “Catartica“.
Durante l’ora e mezza del concerto la band esegue quindi quasi per intero “Catartica”, ma in alcuni momenti sconfina e attinge dai due album successivi, “Il vile” e “Ho ucciso paranoia“, come detto da Cristiano Godano in una pausa fra un brano e l’altro.
Il pubblico, composto per la stragrande maggioranza da persone che erano adolescenti quando “Catartica” è stato pubblicato, segue con attenzione facendo scattare lampi di entusiasmo a ogni riff distorto che esce dalle chitarre. La band dal canto proprio ricambia l’affetto fedele dei fan con un live intenso e fulminante, di cui il disco d’esordio è il motore principale.
C’è quindi modo di riascoltare i primi Marlene Kuntz, forse quelli più autentici e originali, con i loro riff taglienti e le parti vocali urlate nel microfono, mentre Cristiano Godano si muove come un’anima in pena e urla al vento i suoi testi ermetici e affascinanti. Il momento di emozione maggiore si ha verso la fine con l’esibizione una dietro l’altra di “Lieve” e “Festa mesta”, che scuotono tutti i presenti al Bonsai fino alle fondamenta. Sul versante opposto è invece la presenza dei due brani più lenti e romantici, ovvero “Infinità” e la celebre “Nuotando nell’aria“. I brani di “Catartica”, da “Trasudamerica” in apertura fino ad “Ape Regina” passando per “Sonica” e “Mala Mela”, reggono bene il passare del tempo e non sembrano per niente anacronistici.
Gli scambi comunicativi con il pubblico sono ridotti all’osso, a parte una raffica di ringraziamenti e alcuni commenti immancabili sul caldo; Cristiano Godano non è mai stato un frontman espansivo, ma la sua presenza sul palco, abbinata a quella dell’altro chitarrista e membro storico Riccardo Tesio, è sufficiente a entusiasmare i presenti. Insomma, una serata più che valida sotto tutti i punti di vista.
Ci auguriamo di poter tivedere i Marlene Kuntz presto e al massimo delle loro molte energie, proprio come in questo caso.
Si ringraziano Alice Cherubini di Astarte Agency e lo staff del Bonsai Garden per la disponibilità e la professionalità.
Report e foto a cura di Anna Minguzzi.