I King Gizzard and the Lizard Wizard sono gli headliner dell’edizione 2024 di Unaltrofestival, uno dei principali eventi che portano sul palco del Circolo Magnolia di Segrate la musica indie, rock, punk ed elettronica dal 2013. Un festival che si distingue dalla massa, sempre alla ricerca dell’innovazione del mondo musicale, il suo spaziare di genere lo tiene sospeso tra mainstream e alternativo. Un festival poliedrico che è ormai diventato un riferimento per il pubblico che è alla ricerca di qualcosa di diverso.
Ad oggi ci porta sul palco il gruppo australiano King Gizzard che, con i loro 25 album, sono una delle più importanti e rinomate band dell’Australia.
Nascono nel 2010 e gli servono ben pochi anni per diventare una vera e propria band cult, un punto fisso della musica rock psichedelica. Il loro è un sound che fonde garage, freak folk, prog, surf, jazz fusion e heavy metal. La formazione, guidata dal polistrumentista Stu Mackienze (voce/chitarra) è composta da Ambrose Kenny-Smith (armonica/voce/tastiere), Cook Craig (voce/chitarra), Joey Walker (voce/chitarra), Lucas Harwood (basso) e Michael Cavanagh (batteria). Il gruppo prende spunto dai Tame Impala ai B-52, fino all’eclettismo dei Flaming Lips, adagiando definitivamente la psichedelia nelle braccia del lo-fi per dar vita a un nuovo archetipo di garage-psych-rock da era tecnologica, i sette ragazzi australiani si pongono in rapporto alla musica psichedelica in maniera folle e avventurosa se non quasi astratta alle volte. Li riassumiamo in tre chitarre, un’armonica distorta, ritmi incalzanti e destrutturanti, due batteristi, testi che danno voce alla rabbia e alla grinta.
PetroDragonic Apocalypse, The Silver Cord, l’ultimo album a cui la band ha dato vita nel 2023, considerato da Lucas Harwood uno dei due prossimi album che avranno un concetto di “Yin e Yang“, affermando che “avranno un suono molto diverso l’uno dall’altro, ma cercheremo di farli integrare“.
In apertura Grace Cummings, attrice e cantautrice australiana folk che porta in giro il suo secondo disco in nome di Dylan e Townes Van Zandt.
Un grande ringraziamento ad Alessandra Turchi e Comcerto e al Circolo Magnolia di Segrate per l’occasione.
FotoReport di Chiara Pozzi