Si ritorna in via Irnerio a Bologna, si torna al BOtanique per l’ennesima interessante data della rassegna NOVA Festival.
Questa sera, reduce dai concerti di Roma e Genova, è salita sul palco la leggendaria Kim Gordon, co-fondatrice dei Sonic Youth, poliedrica artista che non ha bisogno di ulteriori presentazioni.
Accompagnata da una fenomenale band tutta al femminile, presenta il suo progetto No Home Record prodotto da Justin Raisen.
Eccola salire sul palco in maglietta bianca e short argentati, magnetica.
Settantanni e non dimostrarli, con quale diavolo hai stretto un patto?!
La voce non è ai suoi massimi e si nota qualche problema provenire dalla pedana effetti, tutto prontamente sistemato dal fonico di palco e ben mimetizzato dai suoni potenti di Camilla Charlesworth al basso, Sarah Register alla chitarra e Madi Vogt alla batteria.
Siamo lontani da suoni convenzionali e puliti, le atmosfere sono oscure, cupe, in un mix di punk, noise, e urla di rabbia, che prendono spazio avvolgendo un pubblico attento.
Amici mi segnalano la cover “Blonde Red Head” della band statunitense DNA di Arto Lindsay, attiva tra il 1978 e il 1982.
Kim, dopo poco più di un ora, ci accompagna alla fine del concerto con un fluido noise solo strumentale.
Dopo decenni trascorsi nella band simbolo dell’alternative rock, è ancora in grado di dire la sua, con un lavoro straordinario e originale, che la etichettano come artista immensa.
Questa la scaletta del concerto:
- Sketch Artist
- Air Bnb
- Paprika Pony
- Murdered Out
- Don’t Play It
- Cookie Butter
- Get Yr Life Back
- Earthquake
- Hungry Baby
- Blonde Redhead
- Grass Jeans
Live Report Na/Ste
Un ringraziamento particolare a Astarte per il gentile invito