Punk, indie rocker, cantastorie. Joey Cape è in tutto e per tutto un uomo del rock: musicista fin dall’età di 10 anni, con oltre 20 anni di carriera alle spalle, ha prestato il suo talento ai progetti più diversi: dai Lagwagon ai Me First and the Gimme Gimmes, ai Bad Astronaut, fino agli ultimi progetti unplugged, gli album Acoustic e Acoustic Volume 2 registrati insieme a Tony Sly dei No Use For A Name poco prima della sua scomparsa nel 2012.
A quasi 50 anni esce con un nuovo disco intitolato Stitch Puppy, un disco oscuro e impregnato di tristezza dedicato principalmente al personaggio del film Disney ed è nel nostro paese per un mini-tour di tre date che parte proprio da questa sera al Freakout do Bologna.
La prima a salire sul palco è la rossa australiana Laura Mardon.
La talentuosa cantante australiana scoperta proprio da Joey Cape in persona, interpreta la sua musica con suoni celesti e introspettivi. L’unico neo è stato quello di aver dovuto ascoltare la sua musica dall’esterno del locale bolognese.
Dopo Laura ci pensa Walt Burger a scaldare il pubblico.
Cantante conosciuto soprattutto per il suo lavoro con The Hamburgers, da quando ha firmato per la casa discografica di Joey Cape ha formato una nuova band: Walt Hamburger & The Young Guns. Ha una voce cruda e nostalgica, un mix perfetto tra l’allegoria del surf punk e i toni più blandi del folk/rock. Si fa valere inoltre per le sue doti di intrattenitore e dal suo humor contagioso.
Il terzo artista che accompagna il cantante dei Lagwagon è il frontman dei Useless ID: Yotam Ben Horrin.
Dopo aver celebrato 20 anni di carriera con la punk band Useless ID, ha deciso di prendersi una pausa. Seguendo le orme si personaggi come Frank Turner e lo stesso Joey Cape, si è messo in proprio con la sua chitarra acustica e il risultato è un nuovo disco tutto suo intitolato California Sounds.
Oltre ai suoi brani nuovi, mischia canzoni del suo gruppo condito da cover notevoli come Pet Sematary dei Ramones, Drain you dei Nirvana dedicata a Kurt Cobain scomparso proprio il 5 aprile di 22 anni fa.
Ultimo, ma solo sulla scaletta, è il tributo a Tony Sly dei No use for a name, con un brano a lui dedicato inserito nel suo album California sound.
Chiude il suo show con un brano tipico dai suoni irlandesi per far ballare tutti il pubblico.
“…Sono Joey Cape, sono piccolo, ma ho un grande cuore….”
Così si presenta il cantante dei Lagwagon al pubblico bolognese, che ha riempito il piccolo locale bolognese.
E’ qui per presentare Stitch puppy ma anche per deliziarci con brani dei suoi Lagwagon, degli Scorpios e naturalmente qualche canzone dei Nufan.
Brani come I must be hateful, 16 May, Making friends e Tracks, valgono solo loro il prezzo del biglietto. Con il brano Poison in The Well spiega i motivi per la quale ha scritto questo brano, la famiglia la vita e difficoltà che si incontrano tutti i giorni. Questo brano anticipa la spiegazione dei brani del nuovo disco e su come sia così più cupo rispetto ad altri brani.
Il brano One more song dei Lagwagon è il primo tributo a Tony Sly che si concretizzerà più tardi con l’esecuzione di International You Day proprio dei No use for a name.
Ricordando Tony, Joey si commuove sensibilmelte dichiarando che da adesso in poi ci saranno tutti brani dedicati al cantante scomparso come To all my friends o Alien 8.
Il tempo di un veloce encore ed è di nuovo tra il pubblico per foto e autografi per i fans più accaniti.
Resta sempre un piacere vedere Joey sul palco in qualsiasi suo progetto.
A Joey piace talmente il nostro paese che a breve tornerà nel nostro paese con il progetto Me first and the gimmie gimmies, un appuntamento imperdibile per gli amanti del genere.
Grazie a HUB Music Factory per il gentile invito.
Testo di Carlo Vergani e foto di Ivan Elmi
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