Jeff Beck apre il festival Tener-a-mente!

Dopo l’anticipazione del 26 maggio, con l’evento speciale Notturnale, si è inaugurato ieri sera il festival musicale più importante del Lago di Garda. Dal Vittoriale di Gardone Riviera, splendida dimora del poeta Gabriele D’Annunzio, si accende l’ottava edizione di Tener-a-mente.

Dopo i grandi successi delle scorse estati, da Carmen Consoli a Ben Harper, da Franco Battiato a Morgan, anche questa edizione mira a deliziare i migliaia di spettatori che ogni anno visitano l’anfiteatro, quasi un pellegrinaggio musicale.

La stagione inizia con una leggenda del rock: è la prima tappa del tour italiano di Jeff Beck, inserito al quinto posto nella classifica dei 100 migliori chitarristi stilata dalla rivista “Rolling Stone”.

Mancano ormai pochi minuti all’entrata in scena del musicista britannico. Viene ricordato che l’artista ha richiesto che non siano scattate foto durante la sua esibizione.

È una sera di giugno particolarmente gradevole, con un piacevole vento che rinfresca la folla. La platea e le gradinate sono piene, al punto che non pochi si sono accontentati di un posto in piedi.

Le luci del palco si accendono: finalmente Jeff si mostra al suo pubblico, fra ruggenti ritmi rock.

Fra gli occhiali scuri e la chitarra bianca, il ritmo trascinante del brano e il suo carisma, la sua presenza domina fin da subito il palcoscenico. Il pubblico già tiene il ritmo con il battito delle mani, prima di sciogliersi in un applauso. Il brano successivo è più intimo, anche le luci si tingono di un appropriato violetto e azzurro. Si torna a un ritmo frenetico e veloce con il terzo pezzo, durante il quale gli spettatori si lasciano andare a urla e fischi.

Non c’è dubbio: Jeff Beck sa come far gemere ad arte la sua chitarra, sarebbe in grado di incantare la platea da solo. Anche il suo gruppo si rivela all’altezza della situazione, in particolare il batterista Vinnie Colaiuta, che regala al pubblico pure percussioni rock.

Beck passa alle prime note di Morning Dew, ed ecco che compare anche la voce Jimmy Hall. Composto negli Sessanta da Bonnie Dobson, questo brano post-apocalittico risuona con vigore nell’Anfiteatro, trascinando con sé la platea.

Jeff continua a essere padrone del palco, confermandosi come grande innovatore della chitarra. Ascoltare i suoi ritmi vibranti, i suoi suoni elettrici, la frenesia delle sue note, non ha davvero prezzo. Le grida degli spettatori lo confermano: questa sera il Vittoriale è puro rock.

Beck si avvicina quindi al microfono, salutando il pubblico con un sobrio “Good evening”. Dopotutto, quando si ha l’abilità di suonare in quel modo, chi ha bisogno di parole?

Le luci si abbassano e l’atmosfera si fa intima e raccolta. Dopo il basso di Rhonda Smith, è il momento per il violoncello di Vanessa Freebairn-Smith di brillare, mentre il Chitarrista pizzica le corde della sua chitarra in modo intenso ma malinconico, riflessivo.

E’ già giunto il momento di un brano leggendario: Jimmy Hall torna sul palco per dare voce all’indimenticabile Little Wing di Jimi Hendrix, considerata una delle migliori canzoni di sempre. Il cantante raggiunge poi l’apice della sua performance con A change is gonna come, il brano più significativo di Sam Cooke, guadagnandosi le urla del pubblico.

La serata continua, mentre la platea si abbandona a grida e applausi, accogliendo i brani fin dalle prime note. Il ritmo delle vibrazioni è irresistibile, impossibile non segnare il ritmo con la testa, le mani o i piedi.
Purtroppo è già arrivato il momento dei saluti. Jeff e i suoi compagni si radunano sul palco, mentre gli spettatori si alzano in piedi, fra applausi e urla.
“Thank you so much.” Jeff si congeda con sobrietà dalla folla, che subito lo reclama a gran voce. Gli artisti non deludono i loro fan, e presto ricompaiono sul palco, regalando una splendida versione di You shook me Going Down. Beck e i suoi musicisti si inchinano e salutano, mentre la folla si abbandona a grida e fragorosi applausi. Molti si attardano sotto il palco, dove la voce Jimmy Hall regala strette di mano ai fan.

Un’esibizione impeccabile, una leggenda del rock, un tempo atmosferico piacevole, una performance di grande impatto.
Una serata splendida, un ottimo inizio per questa edizione di Tener-a-mente.
A mercoledì per il prossimo appuntamento con i The Dream Syndicate.

Si ringrazia Ja-La per il gentile invito,
testo a cura di Anna Travagliati.

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