Jimmy Sax è molto più di un semplice musicista. È l’incarnazione del sassofono, uno strumento che è diventato una parte integrante del suo essere. Polistrumentista di fatto, sassofonista per scelta, ha guadagnato fama internazionale con il suo stile unico, regalando al sassofono una propria voce di raffinata sensualità. Per l’appunto, “THE SAX MACHINE”.
Con oltre 1 milione di seguaci e mezzo miliardo di stream, Jimmy Sax è oggi la nuova icona della musica contemporanea crossover, grazie al successo di “No Man No Cry” e “Time”, con collaborazioni del calibro di Steve Edwards, noto vocalist di Bob Sinclar, e Jul.
Dopo un tour europeo nel 2022 che ha registrato 130.000 presenze, ha scatenato l’entusiasmo del pubblico con l’album “JIMMY – Live Symphonic Orchestra”, seguito dal singolo “Better Days” nel 2023.
Nel 2024, Jimmy Sax ha siglato un accordo con la A1 di Claudio Ferrante, il nuovo epicentro dei successi globali provenienti dall’Europa, con l’uscita del suo nuovo smash, “A Million Miles”, con il featuring di Steve Edwards, punto di partenza di un indimenticabile volo magico dello strumento. Lo sentirai e lo ballerai e vi incanterà su tutti i dancefloors la prossima estate.
Ecco l’intervista che ci ha concesso.
Il sassofonista francese il 17 maggio sarà live al Palasport di Roma e il 24 settembre all’Olympia.
Raccontaci i tuoi ultimi progetti artistici.
Siamo davvero impegnati: il 19 aprile esce il singolo “A Million Milles” con Steve Edwards, sto lavorando al mio secondo album, a uno dei miei concerti più grandi in Italia (il 17 maggio al Palazzo dello Sport) e al tour francese con la mia orchestra!
Come pensi che il Sax sia tornato in auge?
Personalmente il sax non è che sia tornato in auge, è sempre stato qui 🙂
Negli anni 80 era stato etichettato come strumento sexy per eccellenza ora lo troviamo nel punk, soul e jazz ovviamente. Cosa ne pensi di questa evoluzione?
Penso che sia ancora lo strumento più sexy! Lo vedo più che mai dal punto di vista energetico, vedo il mio sax come una chitarra elettrica…
La canzone strumentale anch’essa sta tornando in auge. Cosa ne pensi?
Penso che le canzoni strumentali siano tornate molto grazie al movimento elettronico, non è necessario che i testi siano collegati. Questa è la magia dello strumentale.
Quale tua canzone consiglieresti a chi non ti ha mai sentito?
Le tracce “Time” o “No Man No Cry”, decisamente.
Quando il mio team mi ha annunciato che avrei suonato all’Olympia di Parigi (il 24 settembre), giorno della nascita di mio padre che non c’è più; l’ho preso come un suo segnale…
Usi qualche metodo per assemblare tutte le idee che ti passano per la testa?
Non proprio, provo a iniziare da un’armonia o da un tema, e quando ce l’ho (cosa non sempre semplice) gli step successivi arrivano più velocemente.
Parlaci un po’ dei tuoi testi.
Dipende dal brano che immagino nella mia testa: se esce una canzone “solo da ballare” il testo non è il focus principale al contrario può trasmettere un messaggio importante per esempio di amore e unità, concetti a cui tengo molto.
Quanto è importante per te l’attività live?
Ah, il live è la risposta a tutto! quello è il posto a cui appartengo.
Gruppi o cantanti preferiti e quali ti hanno spinto a diventare musicista?
Senza dubbio i Rolling Stones.
Album (o gruppo) straniero da consigliare ad un amico?
Wish you were here dei Pink Floyd
Album (o gruppo) italiano da consigliare ad un amico?
Jovanotti Mediterraneo.
Album (o band) in cui ti sarebbe piaciuto suonare?
I Rolling Stones 
Ultimo album (o gruppo musicale) ascoltato?
Sono appena tornato da un viaggio ai Caraibi e ho ascoltato molto un vecchio album che adoro: Buena Vista Social Club
Ultima cosa: lascia un breve messaggio che possa convincere le persone ad ascoltarti
Per avere una opinione sulla mia musica, prendi 3 minuti della tua vita adesso per ascoltare un brano o ancora meglio prendi un biglietto e vieni a vedermi dal vivo il 17 maggio a Roma, siamo quasi esauriti, e sarà fuoco!
