Un pubblico cosi numeroso il Circo Massimo di Roma quest’anno non lo aveva mai visto; 70.000 persone per gli Imagine Dragons sono fino ad oggi la massima capienza realizzata, in barba ad artisti del calibro di Springsteen o Guns N’ Roses.
Per l’unica data italiana del Mercury World Tour, un successo di pubblico entusiasta, in fila nonostante il tempo sempre variabile, pronto ad accaparrarsi le prime file davanti alle transenne antistanti il pit, pronti a farsi riempire di coriandoli appena parte il concerto.
Dan Reynolds, leader assoluto del gruppo, e i consapevoli Wayne Sermon (chitarre), Ben McKee (basso, tastiere) e Daniel Platzman (batteria e percussioni), insomma hanno letteralmente riempito di coriandoli e musica il prato dell’antico circo romano, una musica che al di là dell’etichetta gli si voglia dare, dimostra contenuti di larghe visioni, soprattutto verso tematiche di inclusione.
I nostri ringraziamenti vanno a Daniele Mignardi e il suo staff, a Live Nation e Rock in Roma.
Le fotografie del concerto sono di Giulio Paravani.
Ad aprire il live si sono invece esibiti gli AJR, sigla che indica i nomi dei tre fratelli Met, Adam, Jack e Ryan, gruppo statunitense nato per le strade di Central Park ed esploso nel 2012.