Il post Punk made in Italy dei Massimo Volume al Ferrara sotto le stelle

Stasera doveva essere l’evento forse che tutti aspettavamo da tanto tempo.

Gli artisti internazionali, con il covid fanno fatica a raggiungere il nostro paese, ma quando lo staff del Ferrara sotto le stelle annuncio il concerto degli Shame scoppiai quasi a piangere.

Una delle band alternative più in voga nel Regno Unito in Italia e per lo più nella mia città…..Non ci volevo credere .

Purtroppo le problematiche riguardanti la variante Delta ha fatto si che il gruppo non ha avuto il lascia passare per venire a Ferrara e quindi gli organizzatori hanno dovuto modificare la data del primo luglio, portando come headliners i Massimo Volume e come guest i Soviet Soviet.

Dei Soviet soviet me ne hanno sempre parlato bene e si sono fighi .

Sono qui a Ferrara a ranghi ridotti, ma si capisce fin da subito che sono una band navigata con tanti tour alle spalle in Italia e all’estero.

I Massimo Volume non hanno bisogno di presentazioni.

I Massimo Volume sono una colonna della musica italiana, una vera e propria leggenda.

Contraddistinti da un’efficace fusione di post-rock e letteratura, si sono formati nel 1991 a Bologna e hanno all’attivo sette dischi: Stanze (Underground records, ’93, ristampato recentemente da 42Records), Lungo i bordi (Wea, ’95); Da qui (Mescal, ’97), Club Privé (Mescal, ’99), Cattive Abitudini (LA Tempesta, 2010), Aspettando i barbari (La Tempesta, 2013) e Il Nuotatore (42Records, 2019), a cui si aggiungono la colonna sonora sonora del film Almost blue (Cecchi Gori 2001) di Alex Infascelli e il live Bologna nov. 2008 (Mescal, 2009)

Questa è la terza volta che li vedo nel giro di tre anni e sono sempre impeccabili anzi più passa il tempo e sono sempre più bravi .

Un ringraziamento particolare a GDG Press e allo staff del Ferrara sotto le stelle per il gentile invito

Foto di Carlo Vergani

Massimo Volume

Soviet Soviet

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