A grande richiesta sono tornati in Italia gli Attila.
Come location hanno scelto il Locomotiv di Bologna.
Gli Attila si presentano come l’incarnazione più festaiola del death metal, simultaneamente alieni e legati alle tradizioni del genere.
Titoli intelligentemente ambivalenti, giochi di parole allusivi, spirito arguto e penetrante e suoni apparentemente estranei alla spensieratezza ma incarnazione della voglia di vivere e divertirsi, gli Attila hanno dimostrato nel corso degli anni di saper reinventare un genere senza mai dimenticare le proprie origini, dando vita a un progetto sempre sorprendente senza mai prendersi troppo sul serio.
Ad aprire il concerto ci sono stati i Veil of Maya e i Sylar.
Vocals spiazzanti, chitarre multisfaccettate e ritmi vibranti e irregolari, i Veil of Maya affiancano una narrativa poderosa e affascinante a una cupezza concettuale e compositiva senza precedenti.
Rivoluzionando radicalmente il proprio approccio strutturale nella stesura dell’album “False Idol” del 2017, i Veil Of Maya, musicisti ardentemente creativi con un’inarrestabile tendenza al sinistro, spiccano per un’elaborata composizione strumentale e una narrativa stringente e persuasiva, che fanno del loro metalcore profondo e tetro un’esperienza memorabile.
Sylar è una rock band americana che viene da New York e più precisamente dal Queens.
I membri della band si sono formati da varie band della scena post-hardcore di New York City e prendono il nome dal cattivo degli Heroes Sylar .
La band fa parte del movimento NYHC ed è attualmente composta dal cantante Jayden Panesso, dal chitarrista ritmico / cantante pulito Miguel Cardona, dal chitarrista Dustin Jennings, dal bassista Travis Hufton e dal batterista Cody Ash.
SETLIT:
Proving Grounds
(with Jayden Panesso)
Moshpit
Queen
Rageaholics
Villain
Bad Habits
About That Life
Party With The Devil
Subhuman
Three 6
Payback
Middle Fingers Up
Toxic
Pizza
Un ringraziamento particolare a Hellfire booking per il gentile invito
Foto di Carlo Vergani
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