A poco meno di quaranta anni Federico Fiumani con i Diaframma e il Black Out si incontrano di nuovo.
A dicembre del 1984 infatti un loro concerto e il successo di Siberia vedeva il celebre locale situato in via Saturnia protagonisti delle serate rock di Roma; ieri sera invece la produzione del Black Out li riporta sul palco (senza dimenticare una ulteriore data del 2016 in altra location rispetto alla sede storica) stavolta per il nuovo lavoro “Ora”, come proseguimento delle date già affrontate di Pordenone e Firenze e ad annunciare le prossime fino ad aprile che li vedranno tra Vicenza, Pisa, Bergamo e Viareggio (più altre in sede di definizione).
La storia dei Diaframma fa parte della musica italiana con la loro produzione, anzitutto per il disco Siberia, inserito a pieno titolo tra i migliori del panorama nostrano. Del gruppo iniziale rimane il solo fondatore Fiumani, sempre fedele sua scrittura da molti da sempre accostata alla poesia, e dalla quale tra l’altra scaturì un libro “Odio Springsteen e gli U2. Poesie 1983-2011”.
Il disco “Ora” è frutto di un lavoro interiore in parte scaturito dai rapporti conflittuali con la madre scomparsa recentemente in parte legato ai rapporti con il sesso. In qualunque modo comunque sempre mettendo a nudo il lato intimo su cui Fiumani ha lavorato per anni attraverso la psicanalisi.
Ringraziamo Luciano Della Monica del Black Out e l’Orion Club.
Foto a cura di Giulio Paravani