L’Italia ha sfornato diversi capolavori punk rock fin dai primi anni 90. Ci sono band che hanno fatto la storia e continuano imperterrite a non mollare come appunto Punkreas, Derozer e Vallanzaska.
Sono passati diversi decenni ormai da quando i concerti si preparavano con le lettere, si organizzavano con le telefonate e per finire tacchinando per tutta la città coi volantini ciclostilati per far sapere a tutti dell’imminente live in qualche centro sociale piuttosto che in qualche posto più grande e più “in vista”.
Perché già nel 1998 si diceva alla nostra età, devi essere sposato, con due figli laureato per esser rispettato da questa società… ma noi, alla nostra età, invece suoniamo il punk. E questa età, che oggi è raddoppiata, ci propone ancora situazioni che rimangono per moltissimi un qualcosa di impossibile da mandare giù. E allora non si molla, si continua a suonare, si continua a urlare la rabbia di tutto quello che non va e che continua a peggiorare. Un testo come quello di Falsi Preoccupati, a distanza di 40 anni potrebbe essere preso in considerazione come una “nuova uscita” …
Il Rugby Sound Festival, ieri sera, era pregno di questa vecchia gioventù, unita a quella nuova, a ragazzini che cantavano a squarciagola in un contesto stracolmo di sorrisi.
Quella vecchia gioventù non ha mai smesso di crederci, continua ad avere sogni e ideali a 50 anni e non smetterà mai di cantare. Perché i tempi sono andati, ma a conti fatti gli irriducibili non ci stanno, non se ne fanno una ragione e finchè ci sarete il sogno non muore.
Ringraziamo Valentina di Shining Production e il Rugby Sound Festival per il gradito invito.
Testo e selezione foto della serata a cura di Luca Iacono