Se penso ai ricordi riguardati gli Europe mi vengono in mente i viaggi verso la Romagna insieme ai miei genitori con quell’audiocassetta con la copertina fantasy molto anni 80.
Quella cassetta mi ha accompagnato per tutta la mia adolescenza fino a quando presi la patente, giorno in cui nella macchina dei miei genitori ci fù finalmente il passaggio al compact Disk.
Quegli assoli di chitarra e di tastiera sono apprezzati dai rocker dai punk dai dark e da tutte quelle persone che stasera sono qui a riempire l’Estragon di Bologna.
Tutti ricordano il disco The final coutdown, ma bisogna ricordare che la band scandinava ha inciso ben 11 dischi compreso il più recente ‘Walk The Earth.
Questo è un bel disco rock and roll dove spicca la title track molto bella e coinvolgente.
Ad aprire il concerto ci sono i King King dalla Scozia.
Quando la band sale sul palco l’Estragon è già praticamente pieno .
Il loro sound non è proprio britannico, ma ha solide radici nel southern rock alla lynyrd skynyrd.
Il loro show è solido con canzoni molto orecchiabili che fanno molto atmosfera e scaldano molto bene il pubblico.
Alle 21.20 Ecco salire sul palco Joey Tempest, John Norum, John Levén, Mic Michaeli e Ian Haugland.
Partono subito con Walk the Earth dal nuovo omonimo disco .
Per chi come me è la prima volta che li vede dal vivo sarà rimasto senza parole nel vedere quanto il tempo si sia fermato.
Il suono è denso e potente e la voce di Joey è ancora eccezionale.
Con Rock the night naturalmente il locale bolognese esplode completamente.
Con Pictures abbiamo anche il primo momento ballad prima di ritornare all’hard rock più puro.
Quello che veramente mi lascia senza parole è la forza e la carica che ha la band per tutto il concerto.
Joey ha un sorriso sempre per tutti e l’affiatamento tra di loro è incredibile.
Con Carrie si torna al 1986 quando non c’erano i telefonini che illuminavano i concerti, ma accendini che facevano da atmosfera alla classica canzone da accoppiamento .
Prima degli encore vi è anche un drum solo e mille assoli di John Norum prima del gran finale.
Cherokee e The Final Countdown sono la chiusura clamorosa per un concerto divino.
Con questi due brani si raggiunge il nirvana degli amanti dell’hard rock con una band che ha letteralmente distrutto il palco dell’Estragon di Bologna.
20 brani con assoli di batteria e di chitarra hanno deliziato tutto il pubblico presente, ma va detto che i brani di Final Countdown e Out Of This World sono i veri punti salienti di questa sera. Per quanto buono sia il nuovo materiale è difficile battere i veri classici degli anni ’80.
SETLIST:
Walk the Earth
The Siege
Rock the Night
Hole in My Pocket
Prelude
Last Look at Eden
Pictures
Firebox
Ready or Not
Turn to Dust
Sign of the Times
(w/keyboards solo as intro)
Vasastan
GTO
Carrie
Nothin’ to Ya
Drum Solo
Danger on the Track
War of Kings
Superstitious
(w/”No Woman No Cry” snippet in the middle)
Encore:
Cherokee
The Final Countdown
Un ringraziamento particolare a Vertigo per il Gentile Invito
Foto di Ivan Elmi
Testo di Carlo Vergani
Europe
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King King
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