Dai Giardini Ducali di Modena ci passo spesso.
La mia città è piena di storia e di posti incantevoli come questo, ma devo dire la verità che era da molto tempo che non vedevo un concerto così sensazionale a pochi km da casa mia.
Dopo il successo del loro brillante secondo disco Drunk Tank Pink all’inizio del 2021 e dopo l’uscita di Food For Worms quest’anno, il quintetto post-punk è partito subito per un tour promozionale che li ha visti suonare al circolo Magnolia a Milano nel mese di marzo.
Quattro mesi dopo eccoli di nuovo nel nostro paese per due date.
Ieri a Modena in occasione del Festiva Arti Vive e al sei festival
fossato del castello – Corigliano d’Otranto il 27 luglio.
L’iconica location della città dei motori, era l’ideale per ospitare una band del genere, e ancora una volta hanno fatto sudare tutti nel pubblico (se non più del solito) grazie all’alta qualità delle nuove canzoni.
Ci hanno offerto riff di chitarra aspri e acidi su percussioni frenetiche e testi pieni di sentimento del frontman Charlie Steen che, quando non faceva surf tra la folla, ci permetteva di prendere fiato durante le composizioni più tranquille e shoegazey.
Hanno realizzato un ottimo set, alternando vecchie canzoni come “Alphabet”, “Tasteless” o “One Rizla” e nuove come “Fingers of Steel” o “Alibis”, che sembravano fondersi perfettamente l’una con l’altra.
Gli Shame sono il tipo di band che ti fa sentire come se stessi semplicemente uscendo con cinque vecchi amici, specialmente in location come quella modenese.
L’atmosfera è rilassata e amichevole, chiunque tra la folla, dalla ragazza goth pre-adolescente al papà di mezza età, è qui per condividere la gioia insieme che porta un vero senso di comunità.
Con questo spettacolo intenso e fisico, gli Shame hanno dimostrato di essere una delle band migliori di questo grande calderone post-punk uscito dal Regno Unito.
God save the King….the king of punk.
SETLIST:
Fingers of Steel
Alibis
Alphabet
Concrete
The Lick
Six Pack
Tasteless
Burning by Design
6/1
The Fall of Paul
Adderall
Orchid
Water in the Well
One Rizla
Snow Day
Gold Hole
Un ringraziamento particolare a Comcerto e Arti vive per il gentile invito
Testo di Eva Melotti
Foto di Carlo Vergani