La cantante Elisa ha fatto un grande gesto; ha devoluto l’incasso del suo ultimo tour alla sua crew e ai suoi musicisti.
La cantautrice lo ha annunciato su Instagram con un post per fare aprire gli occhi su un problema che necessita di una soluzione. Di fatto il settore della musica e dello spettacolo è tutt’ora in forte crisi a causa della pandemia, molti cantanti tra cui anche Fedez, si stanno battendo per far si che gli artisti e i lavoratori del mondo dello spettacolo percepiscano uno stipendio mensile come tutti i lavoratori, creando anche un fondo di emergenza che garantisca loro uno stipendio.
Elisa, il suo manager Stefano Settepani e la sua agenzia hanno rinunciato agli emolumenti per far si che i professionisti che hanno lavorato alla riuscita degli spettacoli potessero ricevere il doppio del compenso abituale.
Ecco le sue parole dal suo profilo instagram:
Ragazzi, il tour si è concluso e sono felice e grata a tutte le persone che lo hanno reso possibile. In primis Voi. Ringrazio la mia agenzia live F&P e Ferdinando Salzano e il mio management Stefano Settepani per aver rinunciato insieme a me a percepire un compenso economico. Tutto il ricavato è andato a musicisti e crew, che sono stati pagati il doppio, simulando un tour di una durata un pó più lunga e con un guadagno quindi più cospicuo. La mia ricompensa è quella di sapere di aver fatto una cosa utile e a mio parere giusta. Come ho già detto, penso che sia fondamentale lavorare tra cittadini e governo alla formazione di un database preciso e dettagliato per regolarizzare tutte le professioni e le categorie del settore dello spettacolo, nella trasparenza più totale, per poter gestire al meglio anche tutti i fondi di emergenza. Fondi che per fare davvero la differenza, a mio parere dovrebbero avere una cadenza mensile, come degli stipendi. Si dovrebbe trovare una formula per distribuirli in base alla dichiarazione dei redditi dell’anno o degli anni precedenti. La realtà è che la crisi la possiamo combattere con il realismo e la trasparenza e mettendo le risorse là dove servono e non dove non fanno alcuna differenza. Non si dovrebbe fare finta di niente. Abbiamo un problema. Ci sono molti modi per risolverlo tranne il negare che esista nella sua complessità.