Anfiteatro del Vittoriale, Gardone, Lago di Garda.
Inizia un’altra sera di musica nel ricco calendario di Tener-a-mente, festival che ormai da sette anni accende le notti della dimora di D’Annunzio. Questa sera si esibiranno gli Elbow, gruppo britannico specializzato nel rock alternativo. Il loro particolare nome è stato ispirato dalla serie TV The Singing Detective, dove il termine elbow (gomito) veniva dichiarato la parola più bella della lingua inglese.
La band inizia puntualissima alle 9 e un quarto. Per una felice coincidenza le luci del palco si accendono proprio sul finire del crepuscolo, quando la lunga luminosità dei giorni di luglio lascia il passo al buio della sera.
Gli spettatori salutano entusiasti la prima canzone, la languida Any Day Now. Ottimo inizio, il pubblico è coinvolto e urla felice, il cantante, Guy Garvey, fin da subito si rivela un professionista: interpreta la musica non solo con il canto ma con tutto il corpo, muovendosi, allungando le braccia, protendendosi verso la platea piena. Al suo invito ad alzare le mani al cielo, tutti ubbidiscono con fervore. Si passa quindi a The Bones of You, la cui cadenza viene scandita dal battere le mani degli spettatori. Con un sicuramente gradito cambio di scaletta, il cantante sorprende con Leaders of the Free World, al cui ritmo trascinante il pubblico si alza in piedi entusiasta.
Ormai è passata un’ora, la platea è sempre più coinvolta e il gruppo non dà alcun segno di stanchezza. È il momento ideale per uno dei pezzi più attesi della serata: il nuovo Magnificent (She Says), singolo raccolto nel loro ultimo album Little Fictions. Riconosciuto fin dalle prime note, viene accolto con urla euforiche.
Le belle luci che hanno accompagnato le melodie del concerto mutano in bagliori chiari, che vorticano lentamente sul soffitto. L’atmosfera è pronta, le note di Mirrorball iniziano a risuonare nell’anfiteatro. L’espressività e la capacità di comunicazione di Guy sono impressionati: il cantante trascina tutti, dal pubblico che segna il ritmo delle sue canzoni con le braccia e il capo alle violiniste sul palco, senza dimenticare i momenti di canto insieme al pubblico. È il turno di Little Fictions, sempre tratto dal nuovo album. La melodia travolgente viene scandita dall’intermittenza delle luci viola e blu, nonché dai battiti di mani del pubblico. Al termine Garvey ringrazia le urla entusiastiche e l’applauso scrosciante che hanno salutato il pezzo: “Beautiful, grazie!”
All’annuncio che la serata è ormai arrivata all’ultima canzone la platea urla contrariata, per niente pronta ad andare a casa e separarsi dai suoi idoli. Sulle note di One Day Like This, il pubblico si lascia trascinare al punto da alzarsi in piedi e aggregarsi intorno al palco. Il concerto sta diventando una discoteca all’aperto, un’occasione memorabile per tutti gli estimatori di questa band inglese. Garvey esce accompagnato da scrosciante applausi, ma il pubblico non è ancora sazio, e lo reclama a gran voce. Ed infine eccolo, a deliziare la platea con Station Approach, immediatamente riconosciuta e accolta con urla entusiastiche.
Termina l’esibizione con Lippy Kids e Grounds For Divorce, singolo di grande successo risalente al 2008.
Garvey ringrazia il pubblico con un brindisi. “Thanks everyone! Good night!” Sicuramente, dopo questa serata indimenticabile.
Testo a cura di Anna Travagliati.
Si ringrazia l’Anfiteatro del Vittoriale e Ja La per il gentile invito.