I Cake arrivano in Italia dopo otto anni per due date a Boogna e Milano e atterrano sul palco per rilanciare unmisto di energia vecchio stile e voglia di esserci.
Pubblico maturo come la loro musica, amore per la scena inidei rock e tanta passione per quello che si crea musicalmente. Ecco i Cake, tardo satirici guasconi di un modello di vita che scorre lungo le vene del nostro essere e della nostra vitalità, con al centro il gutar rock. Birra e abbigliamento beatnick, semplicità umorale e credo nella composizione, i Cake sono concentrati e vogliono mostrarci ance il loro nuovo singolo Sinking Ship.
Dopo un’apertura affidata a Frank Sinatra, ci panesa la tromba di Vince Di Fiore ad aprire alla scporcizia e al vento dell’est Lousiana, tutto su di una macchina impazzita che Jon McCrea importa in Italia dalle coste malfamate dove irrompono vecchi minatori e marinai dalle braccia tatuate.
“Sheep go to heaven, goats go the hell”, inneggiano i presenti, mentre il cinismo delle note avanguardiste di un indie rock modello sono messe da parte con perspicacia e saggezza, in un live magico fatto di atmosfere che amano strizzare l’occhio alle poesie di tanti brani sussurati e mai malinconici.
Vedere per credre, con i Cake.
- Frank Sinatra
- Sinking Ship
- Long Time
- Meanwhile, Rick James…
- Perhaps, Perhaps, Perhaps (Osvaldo Farrés cover)
- Wheels
- Rock ‘n’ Roll Lifestyle
- Sick of You
- Tree Giveaway Intermission
- Love You Madly
- Sheep Go to Heaven
- Mexico
- Guitar
- I Will Survive (Gloria Gaynor cover)
- Never There
- Short Skirt/Long Jacket
- War Pigs (Black Sabbath cover)
- The Distance
Vi lascio alle foto del nostro Carlo Vergani della data di Bologna
Testo di Andrea Alesse
Grazie a DNA CONCERTI