Cristiano canta Fabrizio, De André diventa Faber e la serata si trasforma in un concerto indimenticabile.
Lo sappiamo, sono in molti quelli che sussurrano a bassa voce come la scelta di Cristiano De André di realizzare questo progetto musicale sia motivata soprattutto da scelte commerciali. Eppure dopo aver assistito a questo concerto ci siamo emozionati. E’ bastato per un attimo chiudere gli occhi, o concentrarsi su quelle mani che si muovevano veloci e sicure sulla chitarra o il mandolino, per ritornare indietro nel tempo ed ascoltare la voce di chi ormai non c’è più.
E’ stato uno spettacolo convincente sotto tutti i punti di vista. Nell’ora e mezza abbondante di esibizione, Cristiano ha proposto 22 brani, spaziando nel repertorio del padre e dimenticando tutto ciò che ha fatto lui nella pur autorevole carriera musicale. Accompagnato da una band di altissimo livello e da una scenografia densa di luci e di colori ha dimostrato di saperci fare. Di essere innanzitutto un ottimo musicista e un grande performer. Molti brani sono stati proposti senza alcuna variazioni, così come li avrebbe proposti il grande Faber; altri (La guerra di Piero per esempio) si sono illuminati di un nuovo arrangiamento, alcuni, infine, hanno preso spunto dalle fortunatissime trasformazioni ideate anni fa dalla Pfm.
La serata (ospitata dal Teatro Sociale Busca di Alba) ha visto la presenza di un pubblico numerosissimo ed ha formalmente chiuso l’Attraverso Festival, che per 15 giorni ha regalato spettacoli e concerti in varie località che fanno riferimento ai Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato, riconosciuti Patrimonio Unesco.
La kermesse è stata ideata e realizzata da Hiroshima Mon Amour e Produzioni Fuorivia, che ringraziamo per l’invito.
Ecco la scaletta della serata: Canzone del maggio, Sinàn Capudàn Pascià,’Â çímma, Don Raffae’, Khorakhané (A forza di essere vento), Dolcenera, Una storia sbagliata, Coda di lupo, Hotel Supramonte, Il testamento di Tito, Canzone per l’estate, Il bombarolo, Dormono sulla collina, Crêuza de mä, Amore che vieni, amore che vai, La guerra di Piero, Quello che non ho, Fiume Sand Creek.
Bis: Â duménega, Volta la carta, Il pescatore, La canzone dell’amore perduto.
Foto e Testo di Vincenzo Nicolello
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