Era un giorno di marzo del 1994 quando l’etichetta romana “Helter Skelter” pubblicò il lavoro di una band fino ad allora praticamente sconosciuta.
L’album si chiamava “Riportando tutto a casa”, la band “Modena City Ramblers”, un ensemble di amici della provincia modenese che si rifacevano al folk dylaniano, irlandese e della provincia emiliana…il suo cantante, coinvolgente e carismatico si chiamava Stefano “CISCO” Bellotti.
Cisco Bellotti, da anni ormai lanciato in una carriera solista di successo, nell’ottobre del 2021 chiude il cerchio di quell’album scrivendo il brano “Riportando tutto a casa”, canzone che diventa il simbolo della coerenza del percorso di questo artista.
Oggi CISCO decide di celebrare quell’album, con un tour che riporterà sui palchi, accompagnato dalla sua band, quella scaletta e quelle sonorità.
La serata in Piazza Lucio Dalla a Bologna, nell’ambito del DiMondi Festival, coincide con la prima giornata della festa nazionale ANPI, che attira diverse generazioni di pubblico.
Cisco propone un live incentrato soprattutto sui primi due album dei Modena City Ramblers, con brani che vengono eseguiti sempre dall’artista modenese, come In un giorno di pioggia (con cui si apre il concerto), Canzone dalla fine del mondo o Clan Banlieue.
Il tour è però l’occasione per ripescare brani che da tempo mancano dalle esecuzioni dal vivo, come I funerali di Berlinguer, Ahmed l’ambulante e Il bicchiere dell’addio, che nella sua versione originale era eseguita in duetto con Bob Geldof.
Anche grandi classici del repertorio dei Modena City Ramblers, fra cui Ebano e I cento passi, vengono cantati a squarciagola da tre generazioni di pubblico.
Ci si diverte prima dei bis, quando Cisco registra un video e fa cantare gli auguri di compleanno ad Arcangelo Kaba Cavazzuti, suo storico batterista che ha deciso di smettere di suonare. Un altro momento importante è il ricordo del concerto tenuto da Francesco Guccini pochi giorni prima in Piazza Maggiore, un’occasione per cantare La locomotiva.
Si chiude la serata: Bella ciao, The Great Song Of Indifference cantata in dialetto modenese, e Ninnananna per smorzare i toni e chiudere la serata all’insegna delle emozioni.
Si ringraziano DiMondi Festival, Estragon Club e Diego Pavesi per l’accoglienza e la disponibilità.
Foto della serata a cura di Anna Minguzzi.