Quindicesimo album di studio della band, Cleave (recensione qui) è il degno seguito dell’acclamato Disquiet (Marshall Records, 2015).
Come ho già scritto nella mia recensione i Therapy non se ne sono mai andati e con Cleave sembrano vogliosi di far tornare parlare di se.
Ad aprire il concerto ci sono i locali Mr Woland, un agglomerato di musicisti già noti nella scena e per niente sconosciuti.
Hanno da poco avviato un progetto nuovo, fresco ed esplosivo fatto di sound punk n’roll con venature glam.
Il loro carattere aggressivo sul palco e il loro sound è molto apprezzato dal pubblico anche se si discosta leggermente dall’alternative rock dei Therapy.
Ma veniamo alla band che viene dall’Irlanda del Nord.
Visto che il disco “Troublegum” rappresenta uno delle migliori uscite alternative rock degli anni 90, non credevo ci fossero ancora come gruppo, ma grazie a degli amici comuni sono venuto alla scoperta di Cleave e la voglia di vedere dal vivo il terzetto nord irlandese è molta.
Il cantante Andy Cairns sembra non essere per niente invecchiato così come tutto il resto della band anche se della prima formazione è rimasto solo lui.
Dal 2004 la band è così composta:
Andrew James Cairns (voce e chitarra), Michael McKeegan (basso) e Neil Cooper (batteria).
Il concerto si è svolto al Hall di Padova.
Questa sala concerti è stata ricavata da un vecchio capannone industriale in stile Zona Roveri di Bologna.
Sono aperti da neanche un anno e sono già riusciti a portare a suonare gruppi come i Meganoidi e appunto i Therapy.
Non male per tutto questo staff fatto di giovani disponibili e competenti.
Andy Cairns e soci salgono sul palco carichi come non mai, dopo la calorosa accoglienza del giorno prima al Serraglio di Milano.
Partono ingranando la 5 marcia con Wreck It Like Beckett da Cleave.
La batteria di Neil Cooper è impressionante tanto da oltrepassare molte volte il suono della chitarra di Andy e il basso di Michael.
Con 15 album registrati in studio, la voce grossa la fanno chiaramente l’ultimo Cleave ed il famosissimo Troublegum.
Come da loro solito nella setlist trovano spazio anche diverse cover come Isolation dei Joy Division o Diane dei mitici Hüsker Dü.
Proprio questo brano agita la folla all’inverosimile con il pubblico che si spintona in puro stile anni 90.
Il sorriso e la voglia di suonare di questi 3 musicisti è magnetica. Non c’è il pubblico delle grandi occasioni, ma riescono a coinvolgere tutti in modo incredibile grazie anche alla loro positività che magari non si nota nei testi, ma dal vivo è molto più incredibile.
Il pubblico ha più o meno la mia età ed è cresciuta con i brani di Troublegum, ma visto il bel lavoro svolto con gli ultimi due dischi e soprattutto con Cleave, il pubblico ha apprezzato questi Therapy 2.0 che guarda al passato senza disdegnare il futuro.
Il singolo Callow è la cartina di tornasole di questi Therapy del 2019, che racchiude un sound anni 90 senza risultare vecchio grazie al suono fresco che anche in versione live si percepisce molto bene.
Nonostante il pubblico in stile anni 90 i telefonini si sono alzati con Nowhere, brano che qualsiasi amante della musica alternative rock conosce grazie alle sue vene rock melodico con ritmi punk.
Il concerto si è chiuso con Success? Success Is Survival, uno dei migliori brani di Cleave.
I Therapy non sono sono sopravvissuti alle mode degli anni 90, ma sono ancora presenti e vogliosi di andare avanti ancora per molti anni.
SETLIST:
Wreck it Like Beckett
Expelled
Die Laughing
Nausea
Lonely, Cryin’, Only
Kakistocracy
Turn
Callow
Isolation (Joy Division cover)
Opal Mantra
A Moment of Clarity
Diane (Hüsker Dü cover)
Trigger Inside
I Stand Alone
Screamager
Teethgrinder
Potato Junkie (with ‘Ever fallen in love’ by The Buzzcocks)
Stop It You’re Killing Me
Encore:
Unbeliever
Bad Mother
Crutch
Stories
Nowhere (with ‘Breaking the Law’ by Judas Priest intro)
Knives
Success? Success Is Survival
Si ringrazia per il gentile invito Barley arts
Foto e testo di Carlo Vergani
Therapy
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