Grande serata alle OGR di Torino ad un anno dalla riapertura dopo gli importanti lavori di restyling.
Per festeggiare questo importante traguardo è stato deciso di ospitare il concerto unico dei Baustelle, anche loro con un compleanno da festeggiare: il decennale dalla pubblicazione del disco Amen. Un album, come ha sottolineato dal palco il leader Francesco Bianconi, che ha segnato una tappa importante per la band di Montepulciano, sancendo il passaggio da una notorietà limitata al mondo indipendente ad un pubblico molto più vasto, grazie anche al singolo che ha fatto da apripista all’ album Charlie fa surf.
Amen ha poi raggiunto il quarto posto delle classifiche ufficiali, ottenendo anche la Targa Tenco come migliore album del 2008, davanti ad artisti del calibro di Jovanotti, De Gregori, Afterhours, Vecchioni.
Con la solita autoironia schiva che li contraddistingue, il concerto “tematico” portava il nome de La fine dell’amore, la fine della violenza: Amen come per concludere anche un capitolo recente della band, ovvero la pubblicazione di ben due album che portavano il titolo L’amore e la violenza, parte 1 e parte 2.
Alle 22.20 parte l’intro dell’album E così sia suonato al pianoforte da Rachele Bastreghi, seguita sul palco da tutti gli altri musicisti e per ultimo da Francesco Bianconi.
L’album viene eseguito per intero, come è ormai consuetudine per molte band odierne, ma per l’occasione i Baustelle hanno riarrangiato alcuni episodi, a volte irrobustendo la materia musicale, con un suono molto più pieno e con grande urgenza espressiva. Un esempio in questo senso è Baudelaire che perde quel ritmo elettrodisco per sconfinare grazie alla chitarra di Brasini quasi nello “shoegaze”. E se Bianconi stesso afferma che per lui sembrano passati secoli dalla pubblicazione, non può fare a meno di confermare l’attualità (purtroppo) di certe tematiche presenti nelle liriche dei brani.
E se Andarsene così è la giusta conclusione del disco e sarebbe la perfetta chiusura del concerto, la band viene richiamata a gran voce sul palco dal pubblico entusiasta (che ha decretato il sold out della serata). Nel ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile questo “concerto speciale”, dai musicisti, dai tecnici, agli organizzatori, viene eseguita la “traccia fantasma” dell’album,quella che, scherzosamente, lo stesso Bianconi dice di essere riuscito ad ascoltare una volta sul suo impianto stereo Spaghetti western.
La band commossa non riesce ad abbandonare il palco per l’ovazione che le viene tributata, ma è tempo per voltare pagina per tutti. Sempre prendendo in prestito alcune parole del cantante, pronunciate in precedenza”E adesso basta con le celebrazioni, fanc*** al passato!”.
Ringraziamo Ogr per il gentile invito e Vincenzo Nicolello per averci concesso alcuni scatti della serata.
Testo a cura di Aurelio Hyerace
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