Quando di mezzo ci sono artisti del calibro di Alice Cooper lo spettacolo è garantito. Passano gli anni ma il suo grande show, talvolta circense, si arricchisce di nuovi contenuti, si aggiorna ed esplode per la gioia dei fan.
Così è stato anche a Torino. In un Pala Alpitour, in verità, non particolarmente gremito, abbiamo assistito ad uno spettacolo fantasmagorico. Alice si conferma un animale da palco, ma tutta la sua band è fatta per inebriare occhi ed orecchie. Le chitarre di Nita Strauss, Ryan Roxie, Tommy Henriksen, il basso di Chuck Garric e i ritmi del geniale Glen Sobel alla batteria, non fanno solo musica, ma regalano continue coreografie a cui è quasi impossibile stare dietro.
Chi non ha mai assistito ad un concerto di Cooper ha commesso un peccato gravissimo. Al di là dei gusti musicali, lui è una pietra miliare dei rock live.
In apertura abbiamo assistito ad un altro grande show, quello dei Black Stone Cherry. Una band davvero interessante, che in Italia è scelta per gli open act, ma in compenso all’estero brilla già di luce propria.
Nel ringraziare Torino Concerti e Vertigo per l’invito vi regaliamo la scaletta della serata:
Feed My Frankenstein
No More Mr. Nice Guy
Bed of Nails
Raped and Freezin’
Fallen in Love
Muscle of Love
I’m Eighteen
Billion Dollar Babies
Poison / Guitar Solo (Nita Strauss)
Roses on White Lace
My Stars
Devil’s Food
Black Widow Jam
Steven
Dead Babies
I Love the Dead
Escape
Teenage Frankenstein
Under My Wheels
School’s Out
Foto in gentile concessione e testo di Vincenzo Nicolello