E venne il giorno dei Red Hot Chili Peppers.
Domenica 2 luglio 2023 all’Ippodromo Snai di Milano si sono esibiti Anthony Kiedis, Flea, John Frusciante e Chad Smith , ovvero i Red Hot Chili Peppers. La data agli I-Days di Milano è l’unica tappa italiana della band, formatasi a Los Angeles nel 1983, che ritorna nel bel paese dopo il concerto a Firenze il 18 giugno 2022 e che proseguirà poi con il tour mondiale, toccando Spagna, Portogallo, Austria, Inghilterra e successivamente il Sud America, portando in giro gli ultimi successi Unlimited Love e Return of the Dream Canteen.
Come dimostrano i due album in cima alle classifiche di vendita negli Stati Uniti, i Red Hot Chili Peppers sono la prima rock band in 17 anni a raggiungere questo risultato. Infatti , Return of the Dream Canteen ha raggiunto la prima posizione nella Billboard Top Album Sales Chart, così come il precedente Unlimited Love aveva fatto in aprile. Entrambi gli album sono stati prodotti dal collaboratore di lunga data dei RHCP, Rick Rubin. L’ultimo disco ha raggiunto il numero uno in classifica in diversi paesi nel mondo.
I Red Hot Chili Peppers hanno di recente preso parte al prestigioso Global Icon Award, e si sono esibiti agli MTV VMAs. Il loro singolo numero uno in classifica “Black Summer” ha vinto il premio per Miglior Video Rock. Quest’anno la band ha guadagnato anche una nomination agli MTV Europe Music Awards come Best Rock e ricevuto tre nomination agli AMAs come “Favorite Rock Artist,” “Favorite Rock Album” per Unlimited Love e “Favorite Rock Single” per “Black Summer.
Tornando allo show, credo che si possa affermare senza ombra di smentita che il traino dei Red Hot Chili Peppers 2023 sia Flea, che mostra ancora una invidiabile carica da ragazzino e si scatena per tutta la durata del live, tra assoli e gag. Chad Smith resta la solita sicurezza dietro le pelli delle batterie, mentre John Frusciante si conferma ancora una volta uno stupendo virtuoso dello strumento, ma al servizio dell’intera band e senza l’ego assoluto che lo caratterizzava agli inizi. Anthony Kiedis, entrato in scena alla fine della jam iniziale, si è dimostrato in ottima forma, interpretando il ruolo di frontman con la sicurezza e la sicurezza di chi non ha più niente da dimostrare.
Questa la setlilst:
Intro Jam
Around the World
Scar Tissue
Snow ((Hey Oh))
Eddie
I Like Dirt
Otherside
Me & My Friends
Wet Sand
Whatchu Thinkin’
Carry Me Home
Californication
Black Summer
By the Way
I Could Have Lied
Give It Away
Due ore prima dei Red Hot Chili Peppers, a calcare il palco degli I-Days e a scaldare la folla ci hanno pensato gli Skunk Anansie, guidati dall’ipnotizzante Skin.
Gli Skunk Anansie sono nati estremisti e da allora sono sempre rimasti gli stessi. Una miscela di influenze, di culture e di personalità che danno origine a un cocktail unico e inimitabile e che sfociano in una musica sempre in bilico tra il conflittuale e il docile, tra il politicamente carico e la nuda emozione, tra la chiassosa capacità di catturare l’attenzione e la sobrietà.
Poche band sanno stare sul palco come gli Skunk Anansie. I loro elettrizzanti live show sono un uragano di energia, rumore e personalità; un’esortazione a diventare parte di qualcosa di molto più grande a cui è impossibile resistere.
Questa la setlist:
This Means War
Because Of You
I Believed In You
Twisted (Everyday Hurts)
Weak
My Ugly Boy
God Loves Only You
Hedonism (Just Because You Feel Good)
Secretly
Piggy
[unknown]
Charlie Big Potato
Ad aprire le danze della giornata ci hanno pensato i Primal Screem, gruppo originario della Scozia con oltre 40 anni di carriera, in giro per un tourche questa estate li vedrà protagonisti sui più importanti palchi di tutta Europa, e prima ancora gli Studio Murena, con il loro stile eclettico che fonde jazz e rap con contaminazioni elettroniche fusion, funk, prog. Cinque giovani ventenni usciti dal Conservatorio di Milano che incontrano un MC per dare vita a un sound che ha fatto breccia nel panorama musicale italiano con l’omonimo album del 2021 e il nuovo disco WadiruM pubblicato a maggio.
Si ringraziano Elisa Marchina di About-Ent e Live Nation per il graditissimo invito.
Reportage fotografico a cura di Ferdinando Bassi
RED HOT CHILI PEPPERS:
SKUNK ANANSIE: