Gli Afterhours stanno attraversando i club più importanti d’Italia e fino a fine mese si esibiranno da Nord a Sud dello stivale, per regalare degli show memorabili a tutti i loro fans. A Bologna e come in tutte le altre 11 date previste, sono di supporto al loro ultimo disco Folfiri o Folfox uscito la scorsa primavera, disco che ha ricevuto critiche positive ovunque fra fans e stampa specializzata e che è arrivato al numero 1 della classifica degli album più venduti in Italia.
Ad aprire il concerto degli Afterhours c’è un giovane cantautore che ha partecipato ad X-Factor nel 2016 ovvero Andrea Biagioni. La sua esperienza al talent musicale si è fermata alle semifinali, ma le sue doti canore hanno colpito il giudice Manuel Agnelli, tanto da sceglierlo come supporto alla band per queste 12 date in giro per l’Italia.
Parte subito con una cover del “boss” Bruce Springsteen I’am On Fire per poi procedere con altri pezzi inediti ed altre cover country blues. Il suo folk rock non dispiace e nonostante non apprezzi i talent, devo dire che questo ragazzo è molto bravo e se riuscirà a trovarsi una sua identità potrebbe fare una buona carriera.
Intorno alle 22 ecco salire sul palco una delle band rock italiane più longeve e migliori che ci sono in circolazione. Paladini dell’indie rock insieme ai Marlene Kuntz, sono tornati sulla cresta dell’onda grazie alla visibilità che ha portato un programma come X-Factor, ma non solo. L’ultimo album della band milanese è molto bello e parla di argomenti che svariano dall’amore fino alla morte (chiaro riferimento alla morte del padre) in un continuo sali e scendi di emozioni. Dopo così tanti anni di carriera gli Afterhours si possono permettere di avere una setlist molto intensa con brani che svariano dai successi più datati a quelli più recenti.
E’ chiaro che soprattutto il pubblico più affezionato si scalda con i brani più vecchi come Male Miele o Ballata per la mia piccola iena. Tra i brani del nuovo disco spiccano Non voglio ritrovare il tuo nome e la struggente L’odore della giacca di mio padre e la più energica Fra i non viventi vivremo noi.
Il concerto ha veramente poche pause, Manuel non parla molto, lasciando che sia la musica degli Afterhours a farla da padrone. Manuel, Rodrigo, Xabier, Roberto, Stefano e Fabio sono veramente molto affiatati sul palco come forse non si vedeva da molto tempo. Ci sono molti altri brani che hanno reso questa serata speciale come La sottile linea bianca e La tempesta è in arrivo . Il trittico dedicato al loro nuovo album, che si chiude con l’odore della giacca di mio padre, porta il concerto alla prima pausa prima dei ben tre encore dove spiccano brani come Male di miele, Bye Bye Bombay e l’immancabile Padania.
Quelle che non c’è è il brano che chiude alla perfezione queste due ore di concerto dove si è visto un gruppo molto in forma, che ha una gran voglia di suonare musica, di divertirsi e soprattutto far divertire il pubblico che come stasera ha riempito il locale bolognese.
Setlist:
Né pani né pesci
Qualche tipo di grandezza
Oggi
Il mio popolo si fa
Ballata per la mia piccola iena
La sottile linea bianca
San Miguel
Musa di nessuno
Non voglio ritrovare il tuo nome
Ti cambia il sapore
Cetuximab
Grande
Costruire per distruggere
La tempesta è in arrivo
Noi non faremo niente
Se io fossi il giudice
Folfiri o Folfox
Fra i non viventi vivremo noi
L’odore della giacca di mio padre
Encore:
Male di miele
La verità che ricordavo
Tutti gli uomini del presidente
Bye Bye Bombay
Encore 2:
Ophryx
Padania
La vedova bianca
Ci sono molti modi
Encore 3:
Quello che non c’è
Un ringraziamento particolare a Vertigo per il gentile invito
Testo e foto di Carlo Vergani
Afterhours
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