Achille Lauro è tornato sui palchi dei teatri nazionali con una serie di concerti unplugged, eventi esclusivi in cui il pubblico ha potuto ascoltare per la prima volta live i pezzi dell’artista romano rivestiti con un arrangiamento del tutto rivisto in chiave acustica, in una nuova versione più introspettiva e minimale.
Essenziale ed intimo, Achille Lauro ha riempito anche la terza data di Roma, a ripercorrere la sua storia musicale, dagli esordi per il collettivo Quarto Blocco al primo disco, “Achille Idol Immortale” per l’etichetta di Marracash, passando poi per una propria prima e Sony poi, fino ad arrivare all’ultimo singolo, Che sarà: una ballad intima prodotta da Gow Gow Tribe e Gregorio Calculli in cui Achille Lauro si interroga su un futuro comune a tutti (“Noi che nasciamo quaggiù e non sappiamo cosa la vita sia/Non è questo il posto per noi”).
“Quest’anno mi sono dedicato tantissimo al live. Questi live Unplugged sono un regalo per il mio pubblico e anche per me. Un momento intimo in cui poter godere della bellezza della musica e delle sue parole” racconta Achille Lauro, reduce del successo del tour con l’Orchestra della Magna Grecia e la sua rock band che si è esteso per oltre dieci settimane ai festival e alle arene estive.
Achille Lauro in questo tour è stato accompagnato dalla sua super band di 5 elementi composta dal Maestro Gregorio Calculli (pianoforte, mellotron, chitarra acustica), Marco “Lancs” Lanciotti (batteria, arrangiamenti, direzione musicale), Nicola Iazzi (basso), Riccardo “Kosmos” Castelli (chitarra), Amudi Safa (seconda chitarra) a cui si è aggiunta una nuova preziosissima compagna di viaggio: Sofia Volpiana (violoncello) per rendere lo show musicalmente ancora più suggestivo.
I nostri ringraziamenti vanno a Friends and Partners, Sofia Calabresi dell’ufficio stampa Goigest e l’Auditorium Parco della Musica.
Le fotografie del live sono di Giulio Paravani.