Giuse The Lizia, una domenica sera di festa che non ti aspetti.
Ammetto che non ero preparato al concerto, stavolta era come fotografare al buio (e una volta tanto non mi riferisco alle luci incredibilmente presenti).
E non mi aspettavo neanche di trovare un quasi ( oramai credo che quelli reali siano abbastanza improbabili) sold out di età media molto bassa ma incredibilmente in ordine e puntualissimi.
Entrare nel locale e trovarli tutti e sottolineo tutti seduti a terra mi ha lasciato perplesso al punto tale di aver pensato: ” Oddio non c’è il pit!”; e invece no, semplicemente tutti in paziente attesa e tutti, e anche qui sottolineo tutti in coro non appena Giuse The Lizia, Giuseppe Puleo, giovanissimo cantautore siciliano, 22 anni, entra sul palco e inizia anche un po’ emozionato il suo secondo concerto di questo tour che lo vedrà risalire l’Italia dopo Napoli e appunto Roma.
Il suo è sicuramente un rapporto con la Generazione Z, fatto dall’interno, da chi realmente vivi i loro stessi problemi, legati in maniera stretta allo studio e a come il sacrificio di un affitto (in prima persona la sua storia parla degli studi a Bologna) si ripercuota sul resto della vita fatta di intenzioni e sacrifici.
E forse proprio perchè parla per esperienza e condisce i suoi lavori di quella che il pubblico lo ama e in maniera vera.
Insomma, non sarò in grado di commentare la sua musica perché di generazione diversa sicuramente, ma mi ha fatto piacere vedere finalmente persone spontanee, con la voglia di fare e di esserci, lontane dagli stereotipi che invece li accompagnano di sovente, descrivendoli come persone ormai finite; ce ne sono, sicuramente, ma viva quelli di ieri sera, quelli che Giuse rappresenta e che con loro darà sicuramente il via ad altre serate di festa.
The Front Row ringrazia Comcerto nella persona di Alessandra Turchi e Giulio Paravani per le fotografie e la presenza.